“La Fiorentina con Pioli ha trovato una sua identità. Ndour e Gudmundsson tra i più positivi. L'arrivo di Piccoli è un segnale importante"

Il giornalista de La Nazione Giampaolo Marchini, durante un collegamento con Radio Bruno, ha avuto modo di analizzare alcune situazioni di casa Fiorentina.
“I riflessi della sfida di Conference hanno portato a tutta una serie di considerazioni. La Fiorentina ha dato segnali importanti: nonostante gli avversari ha dato la consapevolezza di essere una squadra che può comandare le partite. Si può dire che la squadra ucraina sia stata modesta, ma anche per il Puskas dicevamo lo stesso. Credo che abbiamo avuto l’idea di quello che potremo aspettarci dalla Fiorentina di quest’anno, al netto di un mercato che è ancora aperto e che potrebbe completare una squadra già interessante. L’aspetto piu importante, che abbiamo piu volte sottolineato, è che una squadra debba avere un’identità: ecco la squadra di Pioli ha la sua identità al netto di quelle che saranno le scelte. Pensavamo che nella prima di Conference il tecnico si affidasse al tridente, ma alla fine la scelta è stata differente. E nessuno può dire che non sia stato ripagato”.
“Ndour e Gudmundsson stanno lanciando segnali: sarà una grande stagione per loro”
Ha parlato anche di due singoli: “Credo che giovedi ci sia stata un’ennesima conferma: quella che Ndour è un giocatore molto interessante. Ha ancora un potenziale inespresso, ma dalla sua parte c’è la consapevolezza di poter sfruttare l’occasione che Pioli gli sta concedendo: il ragazzo si merita tutto quello che sta facendo. Mi viene da fare una riflessione su di lui, che riguarda anche Gudmundsson. Entrambi sono giocatori che l’anno scorso non hanno iniziato, per un motivo o l’altro, la stagione dall’inizio, e secondo me non è un caso che i due ci stiano sorprendendo. Non è un caso che stiamo sfruttando al meglio la preparazione dal primo giorno, e questo non è un aspetto secondario nella loro valutazione”.
“Adesso la Fiorentina gioca in maniera totalmente diversa dal passato”
Un commento anche sul nuovo modo di giocare della Fiorentina: “Con Pioli siamo virati su una soluzione tattica che forse ha sorpreso un po’ tutti: mettere un giocatore di qualità e di peso al centrocampo per non far trovare Fagioli e Sohm in inferiorità numerica. E’ ovvio che, quando si cerca di imporre il proprio gioco nella metà campo avversario, la squadra possa farsi trovare fuori posizione: e una cosa del genere l’abbiamo notato dalla parte di Dodô, che spinge dal primo all’ultimo minuto. In alcune situazioni l’intelligenza di leggere la partita di Ndour hanno sbrogliato alcune situazioni pericolose, anche se ovviamente la riprova deve arrivare già a partire da domani in campionato contro avversari piu competitivo. Sono però convinto che Pioli, se gli avversari dovessero prendere le contromosse, riuscirà comunque a proporre nuove soluzioni”.
“L'acquisto di Piccoli manda dei chiari segnali”
Ha poi concluso: “E’ un buon attaccante, utile per la Fiorentina: ha grandi prospettive e mezzi fisici. Una cosa che mi piace dell’operazione è anche la decisione con cui la Fiorentina è andata sul giocatore, la voglia di fare un investimento importante: una cosa che noi e i tifosi abbiamo sempre richiesto. Finora non c’era mai stata una cosa del genere, forse con Nico Gonzalez possiamo trovare qualche similitudine. Testimonia il fatto che la società ha intenzione di provare a salire quel gradino che significa lottare per una competizione europea più importante e prestigioso della Conference”.