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Questo pomeriggio il giornalista de Il Corriere Fiorentino Ernesto Poesio, durante un collegamento con Radio Bruno, ha commentato le tante voci di mercato legate alla Fiorentina

“La Fiorentina in questo momento ha deciso di iniziare sondando profili di grande esperienza, soprattutto se penso a Dzeko che ha quasi 40 anni. La Serie A sta dimostrando, con Modric e De Bruyne, che l’andazzo è quello di puntare su profili d’esperienza. Credo che, più che per la situazione legata a Pioli, molto è in sospeso in attesa di capire quale sarà il futuro di Moise Kean.  Il tecnico è in dirittura d’arrivo anche se non c’è l’ufficialità, e quindi può già pianificare il mercato estivo, il centravanti invece resta un’incognità perchè non dipende dalla Fiorentina. In quei 15 giorni di Luglio si capirà se la Fiorentina deve trovare una prima punta di livello, che viene a sostituire un centravanti che ha fatto piu di 20 gol, oppure un rincalzo come Dzeko o Immobile. Per questo mi sembra difficile che in questo momento possano uscire altri nomi rispetto a questi”.

“Dzeko o Immobile? Ecco chi prenderei tra i due”

Ha poi espresso la sua preferenza tra i due centravanti: “Se comunque alla fine dovessi scegliere io chi prendere tra i due, nonostante l’età, punterei tutto su Dzeko. L’ho sempre ritenuto un forte attaccante, a livello di tecnica ma anche umano. Quando era piu giovane riusciva a fare reparto da solo risultando fondamentale nello smistare i palloni negli ultimi metri di campo. E’ sempre stato un punto di riferimento e credo che lo stesso Pioli lo conosca molto bene, credo che sia di un livello superiore a Immobile che di fatto in campo internazionale non ha lasciato il segno come il bosniaco”.

“Ci sono tanti giocatori che rientreranno, ma spero che in pochi restino a Firenze”

Ha poi commentato anche il rientro dei vari prestiti: “Mi auguro che per molti ‘idea del club sia quella di voltare pagina. I giocatori in prestito che rientrano fanno parte di un ciclo passato, ci sono almeno una decina di giocatori che non possono rientrare nel futuro della Fiorentina. Il problema di questi prestiti è che a fine anno ti ritrovi con l'interrogativo dell'attacco. Il mercato della Fiorentina non potrà essere veloce, anche soltanto per tutto quello che ho già spiegato su Kean, per questo sono seriamente convinto che, come spesso è accaduto in passato, difficilmente l’ossatura della squadra sarà pronta per l’inizio del ritiro. Biraghi? Non sono dispiaciuto perché rimanga a Torino. Ci sono delle pagine che vanno chiuse e altre che vanno aperte. E' normale che anche i punti di riferimento debbano cambiare. Non l'ho mai visto un simbolo della Fiorentina”.

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