Doveri: "Da quella maledetta notte è cambiato tutto, Bove, tifo per te. Quell'abbraccio in silenzio quando ci siamo rivisti"

“Non ho mai tifato per una squadra di calcio. Ma da quel giorno tifo per un calciatore, Edo”. Chi parla è l'arbitro Daniele Doveri e l'Edo in questione è Edoardo Bove, il centrocampista che vestiva la maglia della Fiorentina lo scorso 1 dicembre e che cadde al suolo, a seguito di un malore, nel match con l'Inter che stava dirigendo proprio lo stesso Doveri.
“Tiferò sempre per Edo”
Intervistato da La Gazzetta dello Sport, il direttore di gara, nato a Volterra, ha poi aggiunto: “Nella mia giovinezza non ho mai tifato per una squadra. Non mi affezionavo a quella o a quell'altra. Da quel giorno però tiferò per Edo qualsiasi cosa farà nella vita. Qualsiasi. Sperando che torni dentro un campo, con le sue scarpe da gioco”.
“Quella notte non ho dormito”
E poi: “Se ho dormito quella notte? No. Sapevo che sul campo era stato fatto tutto il possibile, le cose giuste. Ripensavo ai momenti, ai secondi. Sa cosa mi ha stupito? Lo stupore della gente per il fatto che io abbia reagito cosi. A volte l'arbitro viene visto come un alieno e ci si sorprende che si possa emozionare”.
“L'abbraccio quando ci siamo rivisti”
Infine, sempre su Bove ha detto: “indirettamente mi sono sempre informato. Poi ci siamo rivisti un giorno, nel tunnel che portava al campo: non ci siamo detti nulla, c'è stata commozione, il trasporto umano, ci siamo abbracciati in silenzio”.