Bucciantini: "Difficile pensare che Commisso non abbia espresso il suo parere al momento della cessione di Vlahovic"

Questo pomeriggio, durante un collegamento a Radio Bruno, il giornalista e opinionista di Skysport Marco Bucciantini ha avuto modo di commentare la cessione di Vlahovic ed il duro comunicato di quest'oggi della Curva Fiesole. Queste le sue parole:
"La tensione nel comunicato della Curva? Non capisco il tentativo di separare la proprietà dalla dirigenza dal punto di vista concettuale, sicuramente credo sia un tentativo di chiamare Commisso e la Fiorentina alla riscossa immediata. Non capisco perchè nominare Barone in modo chiaro nella nota, come protagonista nella scelta di vendere Vlahovic: è un concetto che non comprendo, anche se se magari dietro c’è una finalità “politica”. Commisso ha sempre preteso chiarezza da Vlahovic ma poi tutti sapevano che non sarebbe cambiato il finale. Tutti volevano che, prima o poi, arrivasse la fine di questa storia. La Fiorentina aveva delle grandi offerte da altre società ma Vlahovic non ha mai parlato. Forse si pensa che Barone non sia deguato, che parli in modo approssimativo? Qualcuno ha la sensazione che la dirigenza non abbia agito in questi giorni secondo il reale volere della proprietà? Per me è una interpretazione falsa. Che ci fosse la Juve dietro si era intuito per come alcuni media si erano mossi in maniera compatta, cederlo ora è stato un modo banale per dire che la vincono sempre i procuratori. Io ho sempre pensato ad una Fiorentina che assieme a Vlahovic potesse navigare verso l'Europa, con un appeal maggiore per il fatto che era riuscita a trattenere un giocatore del genere. La battaglia idealista sul decalogo di Commisso? Questa vicenda di Ristic è stata scatenante, Commisso ha capito di averla persa, l'unico modo per vincerla era quella di tenerlo per altri 18 mesi a 800mila euro tentando di andare in Champions senza perdere troppi soldi. Lo scopo di giocatore ed agente era solo quello di riempire il proprio portafoglio. La Fiorentina ha scelto di non pagare il pizzo e di cedere il giocatore subito, evitando altri mesi pieni di problemi. Pensare che a Firenze in questi ultimi giorni sia successo qualcosa di diverso dalla volontà del proprietario per me è falso. Ovviamente questa trattativa è stata decisa dalla società in toto, e sinceramente per come si era messa era difficile gestirla meglio".