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Dell'Olio Fiorentina

Pradè sta facendo il mercato della Fiorentina. Non che sia un segnale definitivo, ma sicuramente rispetto a quanto chiesto dal tifo e dalla curva, sta accadendo il contrario. E dovrebbe andare allo stesso modo con Palladino, confermato dallo stesso Commisso una manciata di giorni fa. Difficile che il numero uno viola torni sui suoi passi, soltanto perché il tifo glielo chiede in modo molto chiaro. Conoscendolo un po', per come si è comportato in questi anni, farà l'esatto contrario. 

Avanti così

Insomma, salvo scossoni, si andrà avanti così. Con le stesse facce e gli stessi nomi, nonostante l'ennesima annata senza trofei, vedremo se senza Europa. E con una squadra completamente da ridisegnare, con la difficoltà di trattenere i migliori e con tanti prestiti da dover trattare o ridiscutere. 

Kean De Gea
Foto: Vicario/Fiorentinanews.com

Da dove riparte la Fiorentina

Da dove ripartirà la nuova Fiorentina? Si spera, innanzitutto da De Gea e Kean, ma sono tanti altri i nodi da sciogliere. Intanto l'ultima partita ad Udine, provando a vincere per raggiungere un piazzamento europeo all'ultimo tuffo (anche se le speranze che la Lazio perda contro il Lecce sono davvero poche). 

Domande da farsi

Commisso si dovrebbe interrogare per primo sul come mai, prima l'Atalanta e poi il Bologna hanno superato la Fiorentina, in classifica, in Europa ma anche a livello societario. E la risposta è semplice: affidandosi a uomini di calcio, a dirigenti importanti, che anno dopo anno hanno sempre migliorato la squadra. E, se i viola non staranno attenti, la prossima squadra pronta a sfidare (e magari a superare) i gigliati sarà il Como, che ha una proprietà ricchissima, in ascesa e che non ha voglia di fermarsi. Anzi. 

In questo momento, più che guardare davanti, c'è da guardarsi alle spalle, a meno che non si decida di invertire la tendenza. Palladino, in questi giorni, sta programmando la prossima stagione. Le date del ritiro, i tornei estivi, fianco a fianco con la dirigenza, segno che non ci sono indicazioni di cambiamenti. Commisso ancora non ha parlato, lo farà ormai a fine stagione. La prossima settimana potrebbe essere il momento giusto per una bella intervista al di la dell'Oceano. Tanti i temi da toccare, quello della gestione tecnica appunto in primis. Prima, però, l'Udinese. Una partita che nel bene o nel male può dirci ancora molto.

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