Poco fa il giornalista di SkySport Marco Bucciantini, durante un collegamento con Radio Bruno, ha avuto modo di dire la suo sull’attuale stato di forma della Fiorentina di Vincenzo Italiano. Questo un estratto delle sue dichiarazioni:

“Va detto che rispetto ad altre occasioni con il Milan siamo arrivati più vicini alla porta, anche senza riuscire a fare le conclusioni che dovevamo. Occorre comunque migiiorare il dato sulle conclusioni, questo perche I tiri trasformano l'attacco in un arrembaggio: allarmano e disorientano le difese avversarie, mandano sempre in affanno. Almeno 2/3 volte abbiamo concluso da posizione ottimale, anche se con Nico e Nzola non siamo riusciti ad impensierire Maignan. Le parole di Italiano a fine partita? Sono convinto che Italiano in qualle parole, che andavano oltre alla delusione ma sembravano una vera e propria accusa, ha parlato per tutti: ormai chiunque si accorge che c’è un clamoroso limite individuale in tutto quello che fa la Fiorentina in questo momento. 

Devono migliorare i giocatori tecnicamente e mentalmente, per personalità. È complesso e qualcuno sta facendo peggio di quello che è, l'attaccante che non trova il goal si avvita.  A questa squadra manca il sentimento nel momento del tiro, non solo cattiveria e precisione, serve qualcuno che senta la porta: ci sono dei giocatori che anche in una partita meno brillante quel sentore ce l'hanno. Prima o poi la pagella arriva e continuo a vedere dei ripetenti in questa squadra. Ci sono dei giocatori sull'esterno che in 90' non calciano mai in porta”.

Ha poi continuato parlando di Beltran: ”Il suo errore di sabato resa da testimonianza di quello che il ragazzo sta passando, della difficolta sopratutto a livello psicologico che lo blocca: l’argentino è un giocatore che giocate come quelle le sa gestire, sono nelle sue corde. E’ visibilmente in difficolta mentale. La sua è stata la vera grande occasione della Fiorentina, oltre a quella nei minuti finali di Mandragora nel finale. Gli è mancata la prestazione, nel primo tempo non c'era modo di servirlo, non teneva un pallone. Magari non è un centravanti, ma a disposizione del gioco di squadra ci devi finire. Vincente in qualche duello per far continuare l'azione, non per terminarla. Sottil, anche se fa poco, ha dimostrato di essere molto più presente in campo rispetto a Brekalo. l problema è che entrambi portano allo stesso risultato"


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