L'attesa per il nuovo allenatore incide anche sul riscatto di Cataldi. Intanto, Sarri lo richiama alla base

Fra dieci giorni esatti, il 18 giugno ci sarà la scadenza dei prestiti in Serie A. I club dovranno decidere se esercitare o meno i riscatti a disposizione. E uno su cui la Fiorentina sta riflettendo è quello di Danilo Cataldi, scrive il Corriere dello Sport. Il suo carisma, la leadership, l’equilibrio hanno fatto di lui un titolare fisso, nonostante i diversi infortuni.
Fattore Sarri
Non sarà da sottovalutare il fattore sentimentale. Cataldi compirà 31 anni ad agosto e potrebbe volersi giocare gli ultimi anni ad alti livelli proprio nella sua squadra del cuore: la Lazio. Con il Sarri bis è tornata a pensare a lui. Il tecnico toscano è un suo grande estimatore, non a caso ha chiesto alla società di riportarlo a Formello. Sarri allenò Cataldi nel suo primo triennio nella capitale, dal 2021 al 2024, quindi lo conosce bene sia sul piano professionale che umano.
Il riscatto possibile
La Fiorentina ha il coltello dalla parte del manico potendo contare sul diritto di riscatto. Prima di tutto, però, bisognerà parlarne con il nuovo allenatore (Pioli o chi per lui), perché solo sulla base delle sue indicazioni tattiche sarà chiaro se Cataldi potrà essere funzionale o meno alla causa. A quel punto il club si confronterà col centrocampista per conoscere la sua volontà: se manifestasse il desiderio di tornare a Roma, difficilmente i viola si ostinerebbero. Sarebbe inutile blindare un giocatore scontento, demotivato.
Lo scorso agosto la Fiorentina pattuì con la Lazio un prestito oneroso, a zero euro, con opzione per il riscatto fissato a 4 milioni. Un vero affare a posteriori. In pratica i biancocelesti fecero in modo di liberarsene.