Vincenzo Italiano con Aurelio Andreazzoli. Foto: Vicario/Fiorentinanews.com
Vincenzo Italiano con Aurelio Andreazzoli. Foto: Vicario/Fiorentinanews.com

Zero punti, zero gol, pochissimi tiri in porta davvero pericolosi. Sono i numeri, alquanto preoccupanti, della Fiorentina nelle ultime tre partite di campionato. Conseguenza inevitabile del fatto che la squadra di Vincenzo Italiano, dopo l'ottima partenza, ha perso tutta la sua brillantezza. Diventando prevedibile, rendendo facile facile agli avversari preparare le contromosse.

Oggi, infatti, basta una prestazione “da Empoli” per mettere in crisi la Fiorentina. Lo ha fatto la squadra di Andreazzoli, appunto, e lo ha fatto anche la Juventus. Non è una questione di giocare bene o male, è una questione di vincere. E se il buon vecchio catenaccio e contropiede funziona alla grande contro i viola, perché non usarlo? 

Chiediamoci, piuttosto, come sia possibile che con il 68% per cento di possesso palla Szczesny non abbia dovuto compiere neanche una parata vera nel secondo tempo. Come sia possibile che ogni volta che arriva un cross, nessun attaccante faccia il movimento sul primo palo. E l'elenco di interrogativi sarebbe ancora lunghissimo. 

La verità è che oggi preparare una partita contro la Fiorentina è un gioco da ragazzi, perché gli errori sono sempre gli stessi e i punti deboli ormai palesi a tutti. A Italiano il compito di trovare delle soluzioni, di mettere in discussione i suoi principi, di reinventare. Un po' come fece l'anno scorso, e possibilmente prima che sia troppo tardi. 

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