Niente soldi, ma opere (stadi) e scommesse. Questo potrebbe essere lo slogan dei club della nostra Serie A di calcio, alle prese, come tutti del resto, con i primi effetti della crisi economica derivata dall'emergenza coronavirus.

La Lega Serie A, si legge sul Corriere dello Sport-Stadio, non pretenderà un solo euro dal Governo, bensì aperture sul tema della costruzione di stadi e infrastrutture. Un tema che interessa molto da vicino alla Fiorentina di Commisso, che sta iniziando a costruire il nuovo centro sportivo e ha intenzione di tirar su un impianto nuovo di zecca per le partite della squadra.

In sostanza una deregulation che consentirebbe alle società che intendono realizzare impianti moderni, accelerando i tempi, riducendo al minimo gli ostacoli burocratici.


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