L'Allenatore e conoscitore di calcio, Corrado Orrico ha commentato ne La Gabbia (la sua newsletter ndr) la situazione di mercato viola: "La partenza di Chiesa verso la Juventus ha permesso al mercato della Fiorentina di entrare nel vivo durante l’ultimo giorno di trattative. Infatti, anche grazie alla cessione dell’esterno ai bianconeri, il club viola è riuscito a firmare i vari Barreca, Martínez Quarta e Callejón. Con il primo che va a rappresentare una valida alternativa a Biraghi sulla fascia mancina ed il secondo che è considerato elemento in grado di far fare il salto di qualità alla retroguardia gigliata, a stuzzicare la fantasia dei tifosi è però stato l’arrivo dell’ex esterno destro del Napoli".

E ancora: "A 33 anni di età, in un campionato come quello italiano José María Callejón (pur reduce da due mesi di sostanziale inattività, dopo la scadenza del contratto che lo legava al Napoli) è giocatore ancora in grado di poter fare la differenza.
A questo punto però si pone in essere la domanda relativa al suo utilizzo. Con Sarri prima, Ancelotti poi e successivamente col primo Gattuso, lo spagnolo ha agito come esterno offensivo in sistemi con almeno tre riferimenti offensivi (prevalentemente 4-3-3) in un contesto dove la manovra era solita tendere a sinistra mentre a destra la presenza di Callejón garantiva agli azzurri un giocatore in grado sì di rifinire (27 passaggi tramutati in gol dai compagni nelle ultime tre stagioni) ma anche di concludere a rete, anche se ultimamente con minor profitto (7 i gol realizzati fra 2018 e 2020, contro i 24 del biennio precedente).

E sul confronto Callejon/Chiesa: "Rispetto a Chiesa quindi, ci troviamo in presenza di un giocatore più associativo (2.8 passaggi chiave a partita, 51 assist, 77 cross e 7 third pass per Callejón contro 2.4 passaggi chiave, 41 assist, 41 cross e 2 third pass per l’azzurro) e meno incline a cercare la conclusione diretta (1.2 tiri a partita per lo spagnolo contro i 2.6 di Chiesa). Di certo, oltre a questo, con Callejón parliamo di un giocatore più offensivo, da sfruttare soprattutto in zona di rifinitura e non di un laterale a tutta fascia come il neo-juventino.
Tutto questo farebbe pensare ad un cambio di modulo e di impostazione da parte della squadra allenata da Beppe Iachini (fra l’altro il tecnico dei viola,  per completare il mosaico, aveva richiesto anche l’arrivo di un play e di un centravanti, ma nessuno dei due è stato acquistato)".


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