La Fiorentina e il Fair Play Finanziario: un tema trattato sin da subito dal neo presidente viola Rocco Commisso. Perchè se con la vecchia gestione i paletti che ha introdotto la Uefa da alcuni anni sembravano un muro insormontabile con filo spinato annesso, adesso, la Fiorentina in versione italo-americana è pronta ad armarsi di piccone e tanta forza di volontà. E' previsto infatti un Voluntary Agreement in caso di mutamenti radicali nell’assetto di una proprietà calcistica. Per esempio, come nel caso del Milan alcuni anni fa, quando subentrarono nuovi acquirenti. Il Voluntary Agreement è un vero e proprio accordo volontario che permette di derogare alla norma che prevede per le società perdite non superiori ai 30 milioni di euro nell’ultimo triennio.

Fiorentinanews.com ha contattato in merito il giornalista del Corriere dell Sport e corrispondente a New York Massimo Basile. "La Fiorentina da adesso al primo giugno 2020 dovrà rispettare alcuni criteri perché la Fiorentina al "cospetto" della UEFA parte con il fatturato che ha avuto fino ad ora. Per cui quelli sono i parametri. Perchè è vero che la nuova proprietà deve ancora spendere - ha evidenziato Basile - ma allo stesso tempo deve ancora guadagnare. La nuova proprietà non ha ancora i confini definiti del fatturato. Quello che Commisso vorrebbe è la possibilità di poter 'superare' alcuni paletti del Fair Play Finanziario già dalla stagione 2019/20. Il neo presidente viola vorrebbe investire già da quest'anno e la Fiorentina chiederà di poter allargare i "cordoni" da questo punto di vista. Da New York non filtra alcuna preoccupazione per quanto riguarda il Fair Play Finanziario. La nuova società ha intenzione di vendere due calciatori e poi investire altri soldi per la campagna acquisti".

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