Tuttosport in edicola stamani si sofferma sul futuro del tecnico della Fiorentina. Pioli ha iniziato a guardarsi attorno. E non è un mistero che sia tentato da un'esperienza all'estero. Già in un recente passato, dopo la positiva avventura con la Lazio (che riportò in Champions dopo molto tempo e a un passo dalla conquista della Coppa Italia) aveva ricevuto avances da club tedeschi e belgi e anche per questo declinò la chiamata dell'Udinese. Poi saltò tutto e arrivò la Fiorentina, quella che più ha contrassegnato la sua carriera di calciatore.

Ora che il ciclo sembra essersi esaurito hanno ripreso forza nel 53enne tecnico emiliano, oltre 600 panchine, la voglia e l'ambizione di mettersi alla prova lontano. Anche come ct («Un ruolo così potrei anche accettarlo, ho tanti anni da allenatore alle spalle», ha detto di recente) ma prima di tutto al timone di un club. In Cina ne apprezzano la professionalità, la serietà (ha fatto il giro del mondo il modo in cui ha saputo affrontare e gestire la tragedia di Astori) e la capacità di valorizzare i giovani (l'attuale Fiorentina è la squadra dall'età media più bassa di tutta Europa). Ma sulle sue tracce ci sono pure club inglesi, francesi e spagnoli, attratti dalle sue qualità e dal calcio che propone. Fra questi si sussurra il Siviglia.

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