Erick Pulgar, dopo un’ottima partenza anche in termini di gol (tre) e assist (due), si è afflosciato come tutta la squadra. La sua verve, il suo temperamento, la sua sfrontatezza e la sua dinamicità sono tutte cose che non si vedono più.

Le volte che ha giocato da regista (ruolo che in teoria predilige) tra l’altro, senza Badelj, non ha dimostrato di essere in grado di prendere in mano la squadra. Contro il Sassuolo, nonostante la vittoria, ha sofferto per tutta la partita, contro il Torino non ha inciso assolutamente ma anche contro il Cittadella ha avuto difficoltà non da poco.

Con il croato accanto, come detto sopra, aveva mostrato quantomeno un po’ di vivacità prima di “crollare” e, a questo punto, viene da chiedersi quale sia il ruolo dove l’ex Bologna rende al meglio.

Una cosa è certa, in una squadra in questo stato fisico e mentale, farebbero fatica anche Xavi e Iniesta.

Adesso due partite difficili contro Inter e Roma, le ultimissime spiagge per Vincenzo Montella che probabilmente si riaffiderà a Milan Badelj con Pulgar che si ritroverà a fianco l’ex Lazio dopo due partite. La domanda sorge spontanea: ma il cileno è un regista o non è un regista?

GIACOMO TRAMBUSTI

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