La provenienza è la stessa, il Bayern, l'entusiasmo che li ha accompagnati anche: Franck Ribery e Mario Gomez, compagni in un attacco stratosferico una decina d'anni fa ed entrambi giunti a Firenze nella parte più o meno conclusiva della propria carriera. Un destino comune ma un approccio che sembra già agli antipodi per i due: oggettivamente sfortunato il tedesco, con i primi errori paradossali sotto porta ma soprattutto con il problema al ginocchio di quell'inizio stagione. Il suo rientro però fu oltremodo lento, dovuto anche a qualche timore di troppo da parte dell'attaccante, che poi però non riuscì ad imporsi per quelle che erano le enormi attese. Su FR7 forse c'è un po' di prudenza in più, memori della scottatura "gomezziana", ma anche consci della maggior età del francese. Che però, nonostante i 36 anni, ha già creato un bel gap con l'ex compagno: basti pensare all'umiltà, allo spirito di sacrificio e alla sintonia con cui sembra essere entrato da subito nel clima fiorentino. Il biglietto da visita che forse solo i veri campioni sanno presentare.


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