Riganò: "In Serie C i tifosi della Fiorentina riempivano gli stadi anche in trasferta. Qualcuno mi chiede perchè non vengo spesso al Franchi..."
L'ex bomber della Fiorentina dei primi anni Duemila Christian Riganò ha ripercorso il suo periodo di carriera a Firenze nel podcast "Firenze sogna" della società viola. Del suo periodo di carriera trascorso in riva all'Arno l'attaccante di Lipari ha ricordato:
"Mi piace dire che a Firenze non mi sono mai sentito solo. In Serie C non bastavano gli stadi per tenere i tifosi che seguivano in trasferta: la gente era sempre tanta e dall'altra parte le società si sfregavano le mani perché l'incasso era quello della vita. In tanti mi dicono: era meglio in C2. Ma io dico no. Era meglio solo perché è durata poco. Pronti-via ci sono stati subito risultati. A Rimini vincemmo 2-0 in notturna e lì abbiamo dato una mazzata a loro andando poi a vincere il campionato."
E ancora sul suo rapporto con la tifoseria viola: "La gente in quel momento triste aveva bisogno di aggrapparsi a qualcuno. In quel momento si è aggrappata a me. Io dico sempre che sono stato un calciatore normale messo tra i grandi. Prendi la maglia viola, il numero nove e ti paragonano a Batistuta… La Fiorentina è stata il mio regno per 2-3 anni. Mi sono sentito il condottiero di tutte le persone che venivano allo stadio. Qualcuno mi chiedeva perché non vengo spesso allo stadio, ecco: non ci vengo perché vorrei giocare ancora".