Un entusiasmo così, forse non si vedeva dai tempi di Mario Gomez. Solo che stavolta i tifosi non si sono recati al Franchi per celebrare l'arrivo di un giocatore, bensì di un uomo con qualche anno in più. Rocco Commisso oggi è il vero idolo dei cuori viola, molto più di qualunque calciatore. Gli viene riconosciuto il ruolo di una sorta di salvatore della patria, liberatore di Firenze da un'agonia che sembrava non poter finire. E' facile immaginare, senza paura di essere smentiti, che con i Della Valle al timone anche la prossima sarebbe stata una stagione da anonimato. Non per cattiveria o malafede, tanto per quell'intento di non investire più sulla squadra che ormai esisteva da tempo. Sogni, ambizioni, fantasie che  erano chiuse nei cassetti più polverosi, all'improvviso possono tornare fuori. Non è una stima a priori quella verso Rocco Commisso, che d'altronde non ha ancora avuto il tempo di dimostrare nulla. Ma l'entusiasmo dei seimila del Franchi, oggi, era dettato da una necessità di cambiamento diventata morbosa, qualunque esso fosse stato. Ed ora che la rivoluzione si è compiuta, che la Fiorentina non è più solo gigliata ma anche a stelle e strisce, tutti hanno un'assurda curiosità di sapere cosa succederà. Chi di noi non vorrebbe andare avanti nel tempo e catapultarsi a fine Agosto, quando inizierà il campionato e la nuova Fiorentina sarà fatta e compiuta? Nella mente dei tifosi si profilano già nuovi grandi giocatori, e una rosa finalmente competitiva. Prima però c'è da sistemare il comparto dirigenziale, e solo dopo si potrà pensare al calciomercato nella speranza che tutto ciò avvenga il più velocemente possibile. Oggi però non è tempo di guardare al futuro, ma solo di godersi il presente. Mr. President è arrivato e i tifosi lo hanno accolto come un eroe, al punto di commuoverlo. Un nuovo vento soffia su Firenze: non ci resta che lasciarci trasportare e vedere dove ci porterà.


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