Si scrive Guida, si legge Giuda. L'anagramma del cognome dell'arbitro di Fiorentina-Lazio gira ormai da tempo ed è fin troppo facile da tirare fuori ogni volta che sbaglia. Il problema, purtroppo, è che sbaglia spesso e lo fa anche in maniera grossolana. A Firenze ci aveva già 'deliziati' ritornando sulla decisione di assegnare un calcio di rigore alla Fiorentina contro la Juventus, interpretando come non volontario un tocco all'indietro di Alex Sandro, dopo un contrasto con Simeone, per Benassi, dichiarando di conseguenza il giocatore viola in fuorigioco. Decisione cervellotica e anche sbagliata che finì per condizionare quella partita.

Ma quanto fatto con la Lazio va oltre. Fanno bene i biancocelesti a protestare per la mancata assegnazione di un rigore dopo un contatto tra Lazzari e Caceres, ma il rigore comunque lo devi segnare. Ben più grave non aver visto il fallo commesso da Lukaku su Sottil che ha dato il via all'azione del 2-1 biancoceleste. E ancor più inquietante il fatto che nessuno, nemmeno il Var abbia segnalato l'errore al direttore di gara e lo abbia costretto a rivedere l'azione. E pensare che Guida resta sempre per i designatori uno degli arbitri più quotati.

E veniamo alla seconda parte della faccenda, quella che ha avuto le conseguenze peggiori. Ribery aveva tutte le ragioni di questo mondo per essere arrabbiato dopo l'errore enorme di Guida. Ma questo non giustifica quello che ha fatto con il guardalinee. La sua ingenuità la pagherà a caro prezzo la Fiorentina, ovvero una lunga assenza del campione (tre giornate). Un comportamento il suo che sarebbe stato in piccola parte comprensibile se lo avesse commesso un ragazzino alle prime armi. Ma da un esperto, un giocatore internazionale di 36 anni no, no e ancora una volta no. Franckino, ci duole dirlo, stavolta hai toppato e lo hai fatto di brutto. Non resta che appellarci alla clemenza della corte.

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