Nella francamente poco edificante e poco divertente conta dei soldi spesi, incassati, usciti con cui abitualmente il presidente Commisso passa in rassegna tutta la cronologia delle sue spese dal giugno 2019, resta difficile capire o ricordarsi di quanto ancora disponga la Fiorentina per fare mercato. Tra un paletto e un introito irrinunciabile per poter evitare di "finire nei guai", c'è un mercato che almeno per gennaio si presenta più difensivo che offensivo.

La Fiorentina dal canto suo ha la convinzione di avere ancora troppo valore inespresso per poter pensare di integrare la rosa o negare una chance a chi si sta da mesi riprendendo o addirittura ambientando. Nessuna priorità in entrata quindi e una sessione attendista alle porte, quasi insolita viste le premesse degli ultimi anni, poi sfociate in movimenti più o meno adeguati. Intanto ci sarà da resistere su Amrabat, sempre che i soldi del marocchino non siano (ora o a giugno) l'unica fonte per poter fare appunto mercato.

Come agirà infatti la Fiorentina nei prossimi mesi? Ci sarà un qualche tipo di budget messo a disposizione da Commisso? Si potrà vedere un qualche rilancio che miri ad attaccare i club gerarchicamente subito davanti? O si andrà avanti ancora con i piccoli passettini, nella speranza che siano avanti e non indietro? Tutte incognite e incertezze a cui dare risposte, oggi, è difficile, il che è già di per sé un discreto problema.


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