Impossibile scrivere di Fiorentina - Cagliari senza ricordare Davide Astori. La carriera del difensore sarà sempre ricordata per il suo periodo nel capoluogo sardo e poi per gli anni passati con la maglia viola fino a quella tragica notte che ce lo ha portato via. E dunque quando al tredicesimo minuto della partita, si è alzato un coro sontuoso dai trentamila dell'Artemio Franchi, sono scattati tanti brividi a chi era allo stadio o davanti alla TV. Ma come dicono gli anglosassoni show must go on e andiamo ad analizzare il primo pareggio interno degli uomini di mister Stefano Pioli.

Finisce dunque la striscia vincente della Fiorentina in casa. Dopo 4 vittorie consecutive dall'inizio del campionato 2018 - 2019, i viola sono inchiodati sul pari dal Cagliari di Maran. Federico Chiesa e compagni erano favoritissimi anche dai bookmakers come potete vedere su questa pagina di sitiscommesse.com ma a fermare la rincorsa al record detenuto da Cesare Prandelli con 6 vittorie casalinghe interne consecutive è soprattutto un giovane ragazzo di Fiesole che gioca in porta del Cagliari, Alessio Cragno, che compie nel corso della partite alcune parate davvero decisivo. Per il ventiquattrenne il futuro è davvero roseo e chissà che un giorno non possa giocare nella sua squadra del cuore, ovviamente proprio quella viola. Non è da escludere, dopo la prima convocazione del CT Roberto Mancini, che arrivi presto anche il debutto in nazionale maggiore dopo aver già vestito la maglia azzurra con tutte le giovanili.

Tornando alla partita, il primo tempo ha visto come grande protagonista il vento forte che tirava ed un Cagliari che a centrocampo riusciva a fraseggiare con troppa semplicità e con il solo Veretout che contrastava le geometrie dei sardi. L'occasione più ghiotta per portarsi in vantaggio arriva però a Federico Chiesa che verso la fine del primo tempo colpisce un palo clamoroso. Poco altro da aggiungere sulla prima metà del match se non una gestione della partita troppo lassista da parte dell'arbitro Giacomelli che non tira fuori neppure un cartellino anche quando gli animi in campo si accendono davvero eccessivamente.

Nel secondo tempo però la partita si trasforma e la Fiorentina cerca con maggiore insistenza il gol. Pisacane deve fare gli straordinari per non fare affondare i suoi. Poi Chiesa viene agganciato dal suo compagno di nazionale Barella in area. Il fischietto triestino non può non decretare il calcio di rigore ed ammonire anche il giovane e promettente centrocampista della nazionale. Veretout dal dischetto non sbaglia così come aveva fatto contro l'Atalanta.

La partita sembra essere in discesa per i viola ma l'allenatore dei sardi Maran si gioca la carta Leonardo Pavoletti L'ex attaccante del Napoli, nonché livornese doc. Il bomber aveva lasciato la squadra sabato per partecipare alla nascita di suo figlio e si era aggregato nuovamente alla squadra in extremis. Al quarto d'ora del secondo tempo entra in campo a posto dell'inconsistente Cerri e dopo soltanto sette minuti mette in rete un cross di Faragò. La particolarità sta nel fatto che non segna di testa ma di piede, una eccezione che conferma la regola per uno specialista assoluto nelle segnature aeree.

Anche Pioli decide di fare le sue mosse richiamando in panchina un Pjaca ancora lontano dalla sua forma migliore per inserire Mirallas. Dentro anche Mirallas per Gerson ma il risultato non cambia più anche grazie ad un miracolo del già citato Cragno su Chiesa al quarantatreesimo. Si arriva al novantesimo ed anche oltre (il recupero di Giacomelli è di oltre 10 minuti!) sull'1 a 1 per un pareggio decisamente più apprezzato dagli ospiti.

Non bisogna dunque fare un dramma per questo pareggio, d'altronde anche l'implacabile Juventus nello stesso turno di campionato è stata fermata all'Allianz Stadium dal Genoa. Ora il calendario della Serie A per i viola prevede 5 partite che potranno dire molto sulle ambizioni europee della Fiorentina. Si comincia sabato 27 ottobre alle 20 e 30 con il Torino in trasferta. Portare via i tre punti alla squadra del toscano Mazzarri sarebbe davvero importante in chiave Europa League ma i granata non sono certo un ostacolo così semplice.

Una settimana dopo, il 3 novembre in pieno ponte, al Franchi arriva la Roma. Un big match importante per la Fiorentina e che arriva in casa dove cercherò ovviamente di sfruttare al meglio il fattore campo. Venerdì 9 novembre per l'anticipo si scende a Frosinone in un match da vincere assolutamente anche se i laziali cercheranno disperatamente punti salvezza. Dopo la pausa per le nazionali arriveranno poi due partite particolarmente sentite dal popolo viola: il derby degli Appennini contro il Bologna in casa dei rossoblu ed il 1 dicembre arriva la Juventus al Franchi. Facile immaginare già da ora il tutto esaurito allo stadio.


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