Gollini, Zurkowski, Benassi. Ma forse anche altri, tipo Maleh e Bianco. Il mercato in uscita della Fiorentina sarà bello importante, almeno per quel che riguarda le seconde linee e chi ha giocato meno rispetto agli altri. Giocatori che in parte sembrano aver ‘chiuso’ anche con lo staff tecnico, ritenendo evidentemente di non essere stati trattati nel migliore dei modi. Ecco che i viola cercheranno di accontentarli, per mettere da parte possibili malumori, cercando di ripartire nel miglior modo possibile anche dal punto di vista dello spogliatoio.

Il dopo Mondiale sarà fondamentale, ci sarà da giocare ancora più di metà stagione. Ecco che, per recuperare il terreno perso, non saranno ammessi cali di concentrazione, malumori. Remare tutti nella stessa direzione, poi a giugno tirare le somme ed eventualmente cambiare strategia, se le cose non dovessero essere andate come da previsioni. "Migliorare i risultati della scorsa stagione", questo era stato l’imperativo. Al momento non sta andando così, ma c’è ancora una competizione europea in ballo che in caso di vittoria (come la Roma lo scorso anno), potrebbe capovolgere giudizi e pensieri di tutti. E quasi due-terzi di campionato dove tutti saranno chiamati a dare qualcosa in più.

Si ripartirà da Jovic e Cabral in attacco, dai recuperi di Gonzalez e Sottil che saranno fondamentali. E da quel Kouame, vera rivelazione di inizio stagione, quando un po’ per tutti (Fiorentina compresa) era sicuro partente. Poi il ritiro di Moena, gli occhi di Italiano, i problemi degli altri attaccanti e la scelta di trattenerlo. Mai decisione fu più giusta. Ma anche per lui, tra poche settimane, comincerà una nuova stagione. Non avrà più l’effetto sorpresa addosso a sé, ma dovrà confermarsi su quei livelli. Le responsabilità aumenteranno, sarà tutto più complicato ma magari anche più stimolante.

E poi c’è l’allenatore, Italiano: per lui i prossimi sei mesi saranno un vero e proprio esame. Dopo essere riuscito a riemergere dalle sabbia mobili di un'annata molto complicata, vedremo se avrà la qualità per tornare in zona Europa. Riuscendo magari a convincere la proprietà e dirigenti ad acquistare due/tre calciatori importanti per rinforzare una rosa evidentemente ancora non al top in molti ruoli. Il suo futuro passerà anche da questo mercato che sta per cominciare.

L'inaugurazione del Viola Park e la fine della prima parte della gestione Commisso. Ma esiste una strategia vincente e un sogno nel cassetto per la seconda?
Commisso aveva ragione. Sulla Juventus, sulla gestione Agnelli, ma più in generale sul modo di gestire il calcio in Ita...

💬 Commenti