Proviamo a guardare la classifica. La Fiorentina ha tre punti meno dello scorso anno, a dispetto delle polemiche e del pessimismo cosmico di queste settimane, ancora tutto è recuperabile. La Juventus è un punto sopra, l’Inter invece tre. Vicine, insomma e loro sì che sono davanti ad una stagione partita malissimo. E’ vero, c’è l’Udinese che di punti in più dei viola ne ha ben sette, ma con tutto il rispetto per i bianconeri (friulani) è difficile immaginare che la squadra allenata da Sottil possa continuare così.

Insomma c’è chi è partito bene e chi è partito meno bene. E c’è chi, come la Fiorentina, dopo una estate di complimenti (evidentemente eccessivi), è dovuta tornare con i piedi per terra, alle prese con problemi e dubbi che in pochi potevano immaginare o preventivare.

E poi c’è l’Europa, quella più bassa delle Conference, forse al momento la vera delusione della stagione. Perché le battute d'arresto sono arrivate contro squadre davvero modeste, senza un minima reazione. Qui, davvero, non c’è più tempo per sbagliare, per altri passi falsi. Nel bel mezzo delle sfide contro Atalanta e Lazio, occorrerà vincere in Europa. Recuperare i calciatori fermi ai box, identificare un gruppo di 15-16 calciatori su cui puntare, giocarsi tanto alla ripresa del campionato dopo la sosta. Perché nel mese di ottobre la Fiorentina dovrà dare tutto quello che ha.

Fare più punti possibili in campionato e in Europa, prima della lunghissima sosta invernale. Poi ci sarà tempo per rifiatare, per pensare al mercato, per capire se qualcosa potrà essere migliorato. Anche nella scelta degli uomini, alla ripresa, Italiano farà meno turn over possibile. Giocherà chi starà bene, tre partite consecutive non sono impossibili, in una settimana. Soprattutto se così importanti, perfino decisive. Il tempo per sbagliare è finito, quello per rimediare è in questi dieci giorni di allenamento.


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