Tre gol nelle ultime partite, quattro in totale. Dusan Vlahovic si è finalmente sbloccato e a beneficiarne è tutta la Fiorentina. Il classe 2000 sembra aver trovato quella continuità che fino ad oggi gli era mancata. Probabilmente bastava dargli soltanto fiducia: Prandelli lo ha fatto e il risultato è sotto gli occhi di tutti.

Due gol dagli undici metri contro Sassuolo prima e Hellas Verona, per sbloccarsi. La gemma dello Stadium, facendosi beffe di due colossi come Bonucci e de Ligt, per mostrare il suo vero volto. Buona parte di merito va proprio al tecnico della Fiorentina, che fin dal suo ritorno in riva all’Arno non ha nascosto di voler puntare con forza su Vlahovic. Che ha cominciato male con Prandelli, soprattutto contro l’Udinese in Coppa Italia dove sparò alto da pochi metri. O come contro il Genoa, quando sbagliò un gol che sembrava fatto.




 










Visualizza questo post su Instagram























 

Un post condiviso da DV9 (@vlahovicdusan)






Oggi Vlahovic sembra tutt’altro giocatore: non fa solo gol, ma sa anche lavorare spalla alla porta. Difende il pallone, fa salire la squadra e prende falli importanti: per info chiedere ai due centrali della Juventus. Emblematico, in tal senso, il pensiero di Prandelli al termine della partita contro i bianconeri: "Continuerò a scommetterci e a crederci, mi segue molto bene e sono convinto che sia un grande giocatore. Se riesce a capire i tempi dello smarcamento, della fase terminale penso possa fare tanti gol. Ha entusiasmo e voglia di arrivare, però lo si può raggiungere con i tempi e le posizioni giuste. Le cose che un allenatore spiega ma a cui serve una base importante". Come a dire: il telaio è di quelli speciali, ma solo con il lavoro quotidiano si può arrivare ad un certo livello.

Decisivo per la crescita di Vlahovic è l’asse nato con Ribery. Dopo un periodo in cui sembravano non trovarsi, adesso i due hanno trovato l’intesa giusta. La rete con cui il classe 2000, servito magnificamente dal francese, ha sbloccato la partita allo Stadium ne è la dimostrazione. La società si sta interrogando sul da farsi in vista del mercato di gennaio: con questo Vlahovic, è davvero necessario un investimento pesante per l’attacco? Vista la probabile partenza di Cutrone, un altro attaccante centrale arriverà in ogni caso. Ma un conto è acquistare un vice-Vlahovic, tutt’altro investire pesantemente per un titolare. Prandelli, che su Vlahovic ha dimostrato di crederci, potrebbe preferire un jolly offensivo in grado di fare sia la seconda punta che l’esterno d’attacco. Dubbi che la Fiorentina si sta ponendo e nei prossimi giorni si confronterà con il tecnico di Orzinuovi.



 










Visualizza questo post su Instagram























 

Un post condiviso da DV9 (@vlahovicdusan)




 

"Against All Odds" è una canzone del cantante britannico Phil Collins. Ma è anche il motto di Vlahovic: "Contro ogni previsione", lo scrive sempre sui social l'attaccante della Fiorentina. Che non ha intenzione di fermarsi, con l'incoscienza e la forza dei suoi quasi 21 anni. Perché, ricordiamolo, il serbo è nato il 28 gennaio 2000. E di Haaland ce n'è solo uno e gioca nel Borussia Dortmund. Tra i giocatori nati nel nuovo millennio, però,è stato l'ottavo per gol segnati (sette, ndr) nei cinque maggiori campionati europei. Davanti a lui talenti del calibro di Phil Foden (sette, ma con meno partite giocate), Jadon Sancho (otto), Mason Greenwood (otto), Moise Kean (otto), Dejan Kulusevski (nove), Ansu Fati (nove) e al primo posto lo stesso Haaland (ventitré). Vlahovic è pronto a prendersi la Fiorentina? Ai posteri l'ardua sentenza, ma il materiale per fare davvero bene c'è. Lo sa soprattutto Prandelli e questa probabilmente è la miglior garanzia per il futuro del serbo. 

💬 Commenti