Quello relativa alla conferma di Beppe Iachini è sicuramente il tema caldo di questi giorni. La tifoseria viola ha fatto fronte comune contro la scelta di Commisso, il quale ha dichiarato che l'allenatore non è mai stato in discussione. La redazione di Fiorentinanews.com ne ha parlato con l'ex Aldo Agroppi:

Pensa che Commisso abbia fatto una scelta giusta confermando Iachini?

“Le scelte diventa giuste o meno a seconda dei risultati. L'anno scorso Iachini ha salvato la squadra e allora si diceva che era l’allenatore giusto. Ora ha perso due partite, ma io mi chiedo: cosa c’entra l’allenatore se i giocatori fanno male? Cosa può farci Iachini se Caceres fa un errore del genere? L’allenatore ovviamente conta, ma le colpe vanno suddivise in parti uguali. Il mister prepara le partite in senso teorico, sulla lavagna, poi però le cose vanno mostrate sul campo. La Fiorentina ad oggi è una squadra modesta, a cui manca un attaccante e che dietro fa svarioni clamorosi. Iachini fa quel che può".

Esonerando Iachini, Commisso si sarebbe ritrovato con tre allenatori a libro paga: secondo lei questo aspetto ha influito sulla sua decisione?

"Ha influito sicuramente, d'altronde a Iachini è stato fatto un contratto molto lungo. Poi, come spesso succede, se le cose non vanno bene te lo ritrovi sul groppone. Quando allenavo io la Fiorentina, pur non avendo centravanti straordinari, sono riuscito ad arrivare quarto perché avevo una società forte alle spalle, un direttore generale bravo e una squadra di qualità negli altri ruoli. Se un giocatore è scarso, l’allenatore non può farci nulla. In questa squadra non c’è un fuoriclasse. Anche Ribery ormai è passato, è un giocatore che vale solo per il nome. Al Bayern andava bene perché era più giovane e perché aveva dei campioni intorno. Ora, tra l’età e gli infortuni, non rende come prima”.

 


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