L'emergenza COVID-19 tiene sotto scacco ormai tutto il Mondo, ma almeno in Italia i numeri sembrano dare qualche segnale positivo. Il mondo del pallone, dopo questa pandemia, subirà inevitabilmente dei cambiamenti. Di questo e di molto altro noi di Fiorentinanews.com ne abbiamo parlato con l'avvocato fiorentino Mattia Alfano, per saperne di più anche secondo ciò che dice la legge.

Partiamo da un tema molto dibattuto in queste settimane: il taglio degli stipendi dei calciatori. Ci dobbiamo aspettare una decisione congiunta della Lega Calcio oppure varie iniziative autonome delle singole società come ha fatto la Juventus?

"Partendo dal presupposto che il rapporto contrattuale riguarda esclusivamente calciatori e società, la soluzione più semplice è quella che ha adottato la Juventus trovando un accordo tra le parti. Dobbiamo però pensare che non tutte le società hanno il potere economico dei bianconeri e che non esiste solo la Serie A. Ci sono molti calciatori professionisti che si troverebbero in difficoltà con tagli importanti. Per questo auspico una decisione congiunta della Lega Calcio, anche se questa potrebbe voler dire alzare bandiera bianca a una possibile ripartenza dei campionati".

Quando sapremo se la Serie A ripartirà o sarà bloccata definitivamente?

"La cosa fondamentale è sapere quando i tesserati potranno ricominciare ad allenarsi. L'unica soluzione possibile è il rientro in campo d'allenamento delle squadre entro la fine di aprile, così da ricominciare a giocare entro la metà di maggio e finire prima del 30 giugno. Non credo alla possibilità di prorogare il termine dei tornei oltre quella data per i vincoli sui contratti dei giocatori, che potrebbero creare non pochi problemi alle società".

Oltre ai contratti, anche i cartellini dei giocatori potrebbero subire un ribasso? Come cambierà il mercato dopo questa emergenza? 

"Il valore di un cartellino oscilla tra una domanda e un'offerta. Ovviamente se il potere di acquisto delle società si abbassa, è inverosimile pensare che i prezzi del calciomercato rimangano gli stessi di prima".

La Fiorentina nell'ultima finestra di mercato ha fatto quasi tutte le operazioni sulla base del prestito con obbligo di riscatto. Leggendo però il regolamento della FIGC attualmente in vigore, questa formula di fatto non esiste. Ce lo può confermare?

"Si, assolutamente. Non è altro che un prestito con diritto di riscatto con un accordo non regolamentato tra le due società. Anche su questo mi aspetto che la FIFA prenda una decisone ferma e unanime per tutto il mondo del calcio, senza lasciare alle singole federazioni decisioni che poi portano a incomprensioni e problemi. Il calcio si sta globalizzando ed è per questo che credo servano decisioni uguali per tutti. Se questo patto non viene rispettato e quindi non viene pagato il riscatto, la società che vende non può in alcun modo rivalersi sull'altra, perché di fatto non tutelata da nessuna legge. Dopo questa emergenza in particolare, sarà dura che una società faccia la voce grossa contro un'altra".

 

 

 


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