Sofyan Amrabat è l'uomo del momento, eppure è complicato per i tifosi viola godersi semplicemente le prestazioni del loro centrocampista ai Mondiali. D'altronde la storia recente della Fiorentina ha tracciato una strada che, dovesse essere proseguita, porterebbe a un epilogo inevitabile per quanto riguarda il centrocampista marocchino. Giusto e doveroso però rimanere nel campo delle ipotesi, perché la situazione è molto diversa rispetto ai precedenti: Amrabat è un "uomo del presidente", giocatore che Commisso ha richiesto in prima persona e che forse vorrebbe ancora vedere indossare la maglia viola.

E se dovesse arrivare un'offerta irrinunciabile? La domanda è lecita, perché per quanto forte Amrabat non ha le stimmate dell'incedibile (c'è qualcuno che ce l'ha?). Un discorso che però non regge nell'immediato, leggesi mercato di gennaio. Va bene un eventuale incasso cospicuo, ma la vicenda Vlahovic ci ha insegnato che la sessione invernale è troppo breve e complicata per trovare il giusto sostituto di un titolarissimo. Ebbene, se proprio Amrabat dovesse partire, la speranza è che se ne riparli a giugno. In tal caso la Fiorentina avrebbe tutto il tempo di pianificare il suo rimpiazzo, magari anche in meglio se i soldi da investire fossero tanti.

Discorsi prematuri, comunque, perché il presente dice che uno dei migliori giocatori del Mondiale veste la maglia della Fiorentina. Proviamo a godercelo e a tranquillizzarci, ripensando a ciò che fu detto su di lui qualche mese fa: "Dovevamo fare una scelta, ci siamo guardati e tutti insieme abbiamo scelto Amrabat". Ecco: a maggior ragione adesso, visto quello che sta succedendo in Qatar, forse è il momento di sceglierlo di nuovo.

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