Il 2019 è stato l'anno della rivoluzione in casa Fiorentina, con l'arrivo a Firenze della famiglia Commisso e il conseguente addio dei fratelli Della Valle. Il motto del nuovo proprietario viola è stato chiaro fin da subito: "fast fast fast", per non perdere neanche un attimo per costruire quella che sarebbe stata la sua nuova Fiorentina. Le questioni sul piatto però in estate erano molte: il mercato, lo stadio, il nuovo assetto societario… Commisso ha subito messo in chiaro le cose: sarebbe servito del tempo prima che tutti gli ingranaggi cominciassero a girare secondo il nuovo progetto: fast ma con un piano in mente ben preciso.

La squadra sul campo purtroppo non ha risposto come ci si aspettava, ma già da gennaio si è cominciato a vedere un'altra marcia per quanto riguarda i nuovi acquisti e l'investimento sul mercato. La questione stadio va tuttora avanti, seppur con qualche difficoltà: il presidente viola però è stato chiaro e se i passi avanti non li fanno gli altri, li fa lui. Ha escluso definitivamente dopo anni di discussioni l'ipotesi Mercafir. La discussione con le altre parti in ballo è ancora in corso e chissà se il 2020 sarà l'anno buono per dare una risposta definitiva alla questione stadio. Di certo qualcosa si è mosso.

L'emergenza Coronavirus ha lasciato tutti un po' spiazzati, con un campionato lasciato sospeso nel vuoto e con tante incertezze. Il periodo di calma (almeno sul piano del gioco) servirà alla società viola per mettere a fuoco ancora meglio le priorità per il prossimo futuro e per quello che a tutti gli effetti sarà l'anno zero della nuova Fiorentina.


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