Il club manager della Fiorentina Giancarlo Antognoni è intervenuto da Prato, dove insieme a Giovanni Galli ha assistito alla commemorazione esequiale in memoria di Paolo Rossi: “Essere qui era il minimo che potessi fare per Paolo. Di lui mi ricordo il sorriso e l’ironia, non potevo mancare in alcun modo oggi. Paolo per me oltre è stato un amico, un compagno, quasi un fratello. E poi abbiamo in comune questa Coppa del Mondo, che praticamente ha vinto lui da solo e che ci legherà per sempre”.

Antognoni, a volte è fin tropo modesto, ma cmq li fa onore per la testimonianza della profonda amicizie con Paolo Rossi. Era difficile a quei tempi giocare in una squadra dove il blocco giuventino imponeva il suo credo, ma tutti erano d’accordo che il nostro era indispensabile. Guardatevi Brasile/italia, si Rossi gli ha schiantato, ma Antognoni ha fatto una partita che oserei dire, commovente x impegno dedizione e classe, guardate a fine partita segnare un goal regolare con una dgroppats di 70 mt. Solo la sfortuna gli ha impediti di essre protagonista anche in finale, lui che ha avuti una carriera costeggiata dalla sfortuna. Un incidente con Martina che ci è costato lo scudetto. Un’incidente che oggi con il Vatr nn so che conseguenze avrebbe avuto….
grande Giancarlo, un vero uomo un vero signore
: se non c’era Dino Zoff in porta, quei mondiali non si sarebbero ma vinti :
antognoni un signore assoluto lo dimostra quotidianamente e soprattutto in queste occasioni,la frase sulla coppa del mondo è una dimostrazione di amore limpido