La terza estate, la prima che in qualche modo racconterà una bella fetta di verità sulle intenzioni e le ambizioni della Fiorentina di Rocco Commisso, la prima estate che sulla carta era partita senza condizionamenti esterni dettati da closing o pandemia. Nonostante ciò il mese di giugno è stato comunque agitato, come purtroppo d'abitudine negli ultimi mesi e la stagione è dovuta iniziare una seconda volta, dopo la falsa partenza con Gattuso.

Che Fiorentina sarà però sul mercato? A giudicare da Nico Gonzalez un club intenzionato a investire e a migliorare la propria condizione dopo due anni osceni dal punto di vista del campo. E' vero anche che dal momento della partenza di Chiesa un vero sostituto non era mai arrivato, dal punto di vista degli investimenti: un colpo finanziato da una cessione in sostanza, come è normale che sia per una società che naturalmente non fattura quanto le big europee. Nel frattempo di incassi e incassini ce ne sono stati altri, da Lafont ad Hancko, con il controriscatto di Sottil a fare da contraltare: sembra difficile immaginare altri investimenti sui livelli dell'argentino ma qualcosa sicuramente il club viola lo farà, considerato che altre cessioni dovrebbero comunque arrivare. Il bivio è chiaro però e sarà giudicabile solo a fine sessione: sarà un mercato aggressivo atto a scalare posizioni o si cercherà prima la quadratura dei conti? Dalla risposta avremo anche il livello di ambizione della Fiorentina.


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