Si è già scritto tanto su Batistuta, sulle sue capacità calcistiche, sul suo amore quasi viscerale per la Fiorentina e per Firenze, città che lo ha amato alla follia e che purtroppo lo ha visto andar via per cercare fortuna altrove, ma anche delle sue vicissitudini nella vita lontano dal mondo del calcio, con quei problemi fisici e quei dolori che lo hanno portato a chiedere addirittura l’amputazione delle gambe. Batigol è sempre stato un calciatore sopra le righe, ma non per quelle bizze che contraddistinguono il giocatore strapagato moderno, ma per quella tendenza alla concretezza e per quel voler privilegiare le cose più importanti della vita; gli affetti, la famiglia, una cultura da poter spendere sia durante la carriera da calciatore che dopo.

Calcisticamente, invece, Batistuta ha rappresentato l’incarnazione dell’attaccante moderno: forte fisicamente, tecnico, attento tatticamente e sempre generoso anche nelle fasi di non possesso, ma soprattutto con un tiro strabordante e un fiuto per il gol quasi letale. Un’ispirazione per tutti quei giovani attaccanti sudamericani che crescevano cercando con difficoltà le immagini - oggi si risolve facilmente installando una VPN sul proprio telefono, ma  in quel periodo la tecnologia non permetteva soluzioni rapide per abbattere le limitazioni territoriali - delle gesta del numero nove viola in Serie A e in Europa. Tra questi troviamo delle vere stelle del calcio moderno, come Cavani, Suarez e Icardi, solo per fare alcuni nomi. Ecco le loro testimonianze sul peso che ha avuto Batistuta nella loro formazione calcistica. 

Suarez


Luis Suarez non ha mai nascosto la venerazione verso Gabriel Batistuta, un vero e proprio idolo per il puntero uruguagio. Il suo stile potente, i suoi movimenti, il modo in cui interagiva coi centrocampisti e coi compagni di reparto per cercare la profondità e procurarsi delle occasioni da per andare al tiro, sono tutti aspetti riscontrabili nel modo di giocare dell’attaccante dell’Atletico Madrid, ex compagno di Messi al Barcellona. Suarez non ha mezzi termini: “ Batistuta è stato l’attaccante più forte che abbia mai visto giocare, con una potenza impressionante e la capacità innata di segnare da ogni posizione e in ogni condizione. Sin da quanto ero piccolo – ammette l’attaccante dell’Uruguay – ho provato a imitarlo in tutto e per tutto ed è stato quindi fondamentale per la mia crescita calcistica”. E Suarez ha sempre espresso pubblicamente il suo desiderio di incontrare Batigol, che da par suo ha simpaticamente risposto alle frasi al miele del sudamericano:” Sono onorato di questa sua stima nei miei confronti. Dice sempre di volermi incontrare, ma ogni volta che lo invito per fare un barbecue, alla fine, non viene mai”. La classe del bomber si vede anche nelle risposte!

Cavani


Del Matador sappiamo tutto, anche grazie alla sua militanza in alcune squadre italiane, come il Palermo (squadra che ha avuto il merito di portarlo nel nostro campionato), ma soprattutto il Napoli, società in cui è letteralmente esploso e che gli ha dato la possibilità di spiccare il volo vero palcoscenici importanti, come quello del Parco dei Principi di Parigi e l’Old Trafford di Manchester. Le doti tecniche di Cavani sono forse l’aspetto distintivo dell’attaccante uruguagio, capace di inventare gol splendidi da posizioni impensabili.  Un giocatore più dinamico e forse più versatile di Batistuta, per il quale l’ex Napoli non ha mai nascosto la sua stima. “Batistuta non era il classico attaccante che stava soltanto dentro l’area di rigore ad aspettare il momento giusto per metterla dentro. Sapeva interagire con la manovra della squadra, e ispirava i movimenti di tutto il reparto offensivo. Per me era un idolo – aggiunge senza mezzi termini Cavani – e la sua capacità realizzativa mi ha sempre motivato a fare sempre del mio meglio. Ancora oggi cerco di copiarlo”.

Icardi


Da buon argentino Icardi non poteva non essere un fan sfegatato di Batistuta e prenderlo come esempio da seguire. Ma lo stesso Batigol non ha mai nascosto il suo gradimento verso l’ex attaccante dell’Inter, a suo dire il suo vero erede nella nazionale albiceleste. Non la pensava così Diego Armando Maradona che non le mandava certo a dire:”Servirebbero 10 Icardi per fare un Batistuta“. E se lo diceva il Pibe de Oro!

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