In occasione del terzo anniversario della tragica scomparsa di Davide Astori, Rai Play ha realizzato una puntata del programma "Ossi di seppia" intitolata "Il rumore della memoria". Al suo interno troviamo, insieme a immagini che toccano il cuore, una lunga testimonianza dell'ex Fiorentina Federico Bernardeschi di cui ieri vi abbiamo riportato una piccola anticipazione.

Ecco altri passaggi: "Ho appreso la notizia dalla televisione, ho provato a chiamare i dottori della Fiorentina ma nessuno mi rispondeva. Quando ho ricevuto la conferma sono scoppiato in lacrime, ancora oggi duro fatica a parlarne. Io e Davide avevamo condiviso il ritiro della Nazionale pochi mesi prima, ricordo che un giorno eravamo stati fino alle 3 del mattino in camera a mangiare noci e parlare di tutto e di più".

E poi ha aggiunto: "Quando trasmetti valori come quelli di Davide non esistono colori, esiste solo l'umanità. Mi ricordo che mi dava sempre uno scappellotto dicendomi che almeno uno al giorno me lo meritavo, e poi era sempre il primo a venirmi incontro e prendermi in braccio quando segnavo. Il giorno dei funerali mi ha devastato, è stato un momento tragico in cui forse per la prima volta tutti noi ci siamo resi veramente conto che lui non c'era più".

E infine: "Mi sono tatuato il numero 13 perché Davide è un pezzo della mia storia, un fratello che meritava di rimanere impresso per tutta la vita. Il nostro era un rapporto di amicizia prima ancora che di compagni di squadra, ricordo le cene e gli aneddoti di vita privata prima ancora di ciò che abbiamo condiviso sul campo. Davide ha portato tutta la sua umanità nel calcio, e questo credo che rimarrà per sempre un patrimonio inestimabile".


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