Questo pomeriggio l’ex allenatore della Nazionale di volley Mauro Berruto, attualmente all’interno nella Segreteria del Partito Democratico con delega allo Sport,  si è collegato con il Pentasport di Radio Bruno per parlare dell'esonero di Cesare Prandelli, suo caro amico da sempre. Queste le sue parole: "La lettera scritta da Cesare,  con la sua fermezza nelle intenzioni e il modo in cui ha scelto di esprimere le sue ragioni, secondo me denuncia davvero un momento molto complicato per chi svolge mestieri come il nostro in maniera passionale. Lo sport di base è dei settori più in difficoltà dall'inizio della pandemia, una crisi che non si vedeva da decine di anni. Tutto questo ha un impatto su ogni singola persona, in particolare su tecnici, o meglio dire persone, responsabili come Cesare. Per farvi capire la situazione attuale con un esempio calzante: adesso in qualsiasi situazione o sei guelfo o sei ghibellino. Si salta spesso la fase del confronto, ed è ovviamente un errore gravissimo: essa fa parte del modo civile di relazionarsi. Negli ultimi 13 mesi c’è stato un picco difficile da contenere, in questi momenti ho imparato che la tendenza umana è quella di pensare a salvare se stessi: un concetto molto egoistico ed individualista. Lo sport, il calcio e la pallavolo a maggior ragione, al contrario è qualcosa che va affrontato collettivamente. Dimostriamo di essere gli stessi di sempre, basta vedere come questa pandemia è stata fronteggiata: con tante strategie quante sono le regioni. Serve mettersi in pari con il resto del mondo per non restare troppo indietro".


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