Questo pomeriggio a Radio Bruno è intervenuto Fabrizio Bertuzzi, ex collaboratore di Pantaleo Corvino sia a Bologna che a Firenze, che ha cercato analizzato le mosse possibili in questa sessione di calciomercato per la Fiorentina. Queste le sue parole: "La squadra viola purtroppo paga una serie di eventi negativi consecutivi, a partire da identità di squadra ancora non totalmente trovata. Con l'infortunio di Ribery si è sciolto un castello che era molto fragile. Uno degli errori è stato quello ostinarsi a far giocare insieme due calciatori dalle caratteristiche simili come Pulgar e Badelj: il risultato è stato l'adattamento del cileno in un ruolo non suo. Il Lirola è la controfigura dell’esterno visto a Sassuolo nelle passate stagioni, mentre in attacco si è puntato tutto su un giovane come Vlahovic, che ancora non ha la forza di sostenere tutto il peso dell'attacco. Spero vivamente che a gennaio non sia sottovalutata la situazione in cui ci siamo ritrovati, perché non so se tutte le colpe erano di Montella. Non mi convince che Chiesa venga sacrificato come seconda punta. Io personalmente acquisterei un attaccante centrale e un altro esterno speculare al talento viola. Adesso la società viola deve costruire il suo futuro su Caceres, Milenkovic, Pezzella, Castrovilli e Chiesa. Forse anche Pulgar. Se acquisterei Cutrone? Qualche anno fa mi fece una grande impressione, come ai primi tempi nel Milan. Non ritengo un cattivo acquisto, anche se punterei su un giocatore strutturato a livello caratteriale.  Secondo me le opportunità per fare il grande colpo ci sarebbero anche a gennaio, fare peggio di così è difficile. Con l’infortunio di Ribery la Fiorentina non ha perso solo sul lato tecnico ma anche caratteriale. Pedro? Al ginocchio si era fatto molto male, per un centravanti che abbina tecnica e dinamismo è stato un problema. E’ rimasto fermo per tanto tempo: io prenderei la decisione di mandarlo in prestito in una squadra che gli può assicurare minutaggio”.


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