Il pareggio della Fiorentina contro il Bologna è stato accolto con pareri discordanti a Firenze e dintorni, come spesso capita in questi casi. C'è il rammarico per non aver sfruttato la carica emotiva dopo la vittoria contro la Juventus per risalire ulteriormente la classifica, che è comunque notevolmente migliore rispetto a quella di qualche giornata fa. Inoltre, il gioco messo in campo dalla squadra di Prandelli non ha convinto. Un dato spiegato anche dalle statistiche, che raccontano di come la Fiorentina non abbia mai tirato in porta.

Il 3-5-2 di iachiniana memoria, a maggior ragione con Caceres e Venuti sugli esterni, non permette alla Viola di attaccare l'area avversaria con tanti giocatori. Ribery svaria, Castrovilli ama tenere il pallone tra i piedi più che buttarsi in area di rigore e Amrabat non è un centrocampista dalle caratteristiche offensive. La conseguenza è che Vlahovic si trova spesso a fare la guerra contro tutta la difesa avversaria.

C'è anche l'altra faccia della medaglia, quella che fa ben sperare in vista del futuro. Innanzitutto, la Fiorentina non perde da quattro giornate: l'ultimo ko risale alla trasferta di Bergamo contro l'Atalanta. Poi sono arrivati i due pareggi casalinghi contro Sassuolo e Verona - che ricordano tanto la partita di ieri - prima dell'impresa contro la Juventus. Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? 


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