Si dice spesso che chi parla tanto, poi non sempre traduce in fatti le parole. Jack Bonaventura di per sé non è certo personaggio da rotocalchi ma più colui che il più delle volte predica bene e "razzola" altrettanto bene. Non a caso alla soglia dei 33 anni ha convinto la Fiorentina a prolungare il rapporto con lui, in scadenza nel prossimo giugno: d'altronde nel momento del cambio di modulo è diventato forse la pedina più importante e una sorta di bomber, sfruttando le sue doti da incursore. E dire che qualche dubbio a inizio stagione c'era, tra qualche prova sotto tono e qualche parola molto diretta che aveva fatto pensare a dei rapporti un po' guastati con il club.

Dopo il k.o. con l'Inter, il classe '89 disse senza mezzi termini che alla Fiorentina mancavano terribilmente i gol di Vlahovic, oltre ad un gioco che offrisse novità: un colpetto di gomito sia alla dirigenza, che sul rimpiazzo offensivo si è sempre professata soddisfatta, e a Italiano. Non le classiche parole di circostanza, da parte di uno dei leader dello spogliatoio, una sorta di capitano non ufficiale per esperienza e spessore del curriculum. Uno che insomma se le poteva permettere e che poi ha cambiato marcia insieme al suo tecnico: e così eccoci allo step successivo, con un rinnovo (probabilmente biennale) che dovrebbe essere ufficializzato a inizio 2023.


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