Tra le formazioni che militano nel campionato italiano è indubbio che la Fiorentina – oltre a essere una delle squadre storicamente più importanti – sia anche quella che sfoggia una maglia molto originale, dall'iconico colore viola che è piuttosto raro vedere indossato da altri club in giro per il mondo. Tra i più conosciuti ci sono l'Austria Vienna, l'Anderlecht (anche se in realtà il colore tende più al malva), il Real Valladolid, il Maribor (Slovenia) e l'Ujpest (Ungheria). Insomma ben poche squadre hanno scelto il colore viola e nessuna lo indossa con la fierezza dei gigliati.

In origine furono bianco e rosso

Sebbene la Fiorentina, nell'immaginario collettivo, abbia sempre sfoggiato questi colori – al punto che per identificare la formazione spesso si parla de "i viola" – in realtà i colori sociali legati alla nascita della squadra erano diversi. Dobbiamo fare un salto indietro nel tempo e andare ai primi anni del '900 quando il calcio a Firenze era rappresentato dal Florence Football Club (anno ufficiale di fondazione 1898) che aveva adottato i colori dell'insegna cittadina, ovvero il bianco e il rosso. Dopo una serie di vicissitudini, agli inizi degli anni '20, il panorama calcistico della città era formato dal Club Sportivo Firenze e dalla Palestra Ginnastica Fiorentina Libertas, compagini divise da una grande rivalità (le sfide spesso finivano in rissa) ma ben poco competitive a livello nazionale.

Per questo, dopo lunghe e accese discussioni, si decise che l'unione tra le due formazioni era l'unico metodo per innalzare la competitività e poter ambire a partecipare al campionato di serie A. Il 29 agosto 1926 fu ratificata la fusione delle due squadre e nacque quella che è l'attuale Fiorentina, la cui divisa era ancora caratterizzata dall'accostamento – a riquadri – dei colori bianco e rosso. Dopo poco meno di un mese la formazione giocò (e perse per 2 a 1) la sua prima partita, contro il Signa.

Ecco il viola


Fu solo nel 1929 che la maglia bianco e rossa venne mandata in pensione a favore di quella viola. E qui la storia si confonde con la leggenda perché, secondo le cronache più "romantiche", il colore venne creato per un lavaggio sbagliato delle maglie nel fiume Arno. La realtà è più prosaica e la scelta è figlia del presidente Luigi Ridolfi che, dopo un'amichevole contro gli ungheresi dell'Ujpest (che, come abbiamo visto, sfoggiano una divisa viola), decise di optare per una maglia simile, scelta che incontrò immediatamente i favori dei tifosi, anche perché nessun altro in Italia indossava quel colore. Indro Montanelli, grande giornalista e tifoso della Fiorentina, amava ripetere che il viola "appartenesse" di diritto alla città perché, nel 1300, furono proprio gli alchimisti fiorentini a crearlo artificialmente. 

L'esordio della maglia viola avvenne il 22 settembre 1929 in una sfida contro la Roma e non fu particolarmente fortunato, visto che i giallorossi si imposero per 3 a 0. Negli anni però ha accompagnato la squadra tanto nei momenti più felici - come le vittorie dei due Scudetti o della Coppa delle Coppe - quanto in quelli più bui, culminati con il fallimento e la retrocessione in serie C2. L’iconicità della maglia, con l’accostamento del colore viola al logo con il giglio, è stata riconosciuta anche dalla rivista britannica The Times che l’ha posizionata al diciannovesimo posto della classifica delle cinquanta maglie più belle di tutti i tempi (per la cronaca, al primo posto c’è quella del Brasile).

Le altre maglie


Storicamente la seconda maglia della Fiorentina è bianca con bordi o richiami viola. Questa divisa ha conosciuto davvero poche varianti nel corso dei decenni, restando fedele al colore candido, fatta eccezione il periodo di vita della Florentia Viola, seguente al fallimento del 2002. Per quanto riguarda, invece, la terza maglia, pur con qualche variazione sul tema, la tonalità dominante è sempre stata il rosso. 

Negli ultimi anni, la società ha creato alcune maglie speciali, in quattro diverse tonalità, ognuna per omaggiare altrettanti quartieri storici della città: il verde per quello di San Giovanni, l’azzurro che contraddistingue Santa Croce, il rosso per la zona di Santa Maria Novella e il bianco per Santo Spirito. Tutte le divise avevano in bella mostra, da un lato il giglio e dall’altro il simbolo del quartiere. 

Online è piuttosto semplice trovare le maglie della Fiorentina, da quelle più recenti a quelle storiche (per le quali, però, è facile dover spendere un po’ di più). Se state pensando di acquistarne una, ricordatevi poi di averne cura e di lavarla con attenzione, scegliendo sia il giusto programma sia la giusta lavatrice, magari cercandola tra quelle disponibili su questo sito web

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