Nella sua prima uscita stagionale, la Fiorentina ha battuto la Cremonese per 3-2 in una partita letteralmente folle, dove è successo di tutto. La Viola non ha offerto la miglior prestazione possibile, lasciandosi andare a qualche sbavatura che ha rischiato di risultare letale. In mezzo a qualche incertezza di troppo, tuttavia, si intravedono anche bagliori di luce. Prima di tutto, c'è la prestazione di Riccardo Sottil, il migliore in campo (o quantomeno candidato al premio).

Irresistibile, spettacolare, ingiocabile. Sottil in forma è un piacere per gli occhi di chi lo osserva. Come già fatto più volte nella scorsa stagione, spesso si trova a fare sempre la stessa giocata: tocco rapido con l'interno destro per poi andarsene con il sinistro. Quella che in Spagna chiamano croqueta, per intenderci. Eppure gli riesce sempre, è letale. Scatena l'entusiasmo, esalta la folla, lascia sbalorditi, ogni volta come se fosse la prima.

Ovviamente esistono dei difetti che fanno da contraltare. Al classe '99 manca la zampata in più, quel coraggio per puntare l'uomo, girarsi e provare un tiro. È piuttosto restio, a volte sembra aver paura della porta. Ma quanto esalta, quel Sottil a testa sgombra che disinnesca i suoi destri a giro dal limite dell'area senza paura. Uno così, a questa Fiorentina, servirebbe come il pane in ogni partita.

E l'obiettivo, per alzare l'asticella, è proprio quello. Si chiama continuità, un fattore non semplice da trovare, soprattutto per chi ha già dimostrato di vivere di alti e bassi. Per Sottil non è un problema ingranare la marcia, quanto non abbassarla. Adesso bisogna puntare a tenere alta la guardia e la qualità, per diventare una delle risorse più pericolose e affascinanti della Fiorentina.

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