Luciano Bruni, doppio ex di Fiorentina e Verona, è intervenuto su Radio Bruno in vista della gara in programma domenica prossima al Franchi tra la squadra di Italiano e quella allenata da Tudor: “Nei viola si vede molto la mano del tecnico siciliano. La sua squadra gioca bene, si rivedono le idee che già lo Spezia mostrava. E’ un allenatore grintoso, arcigno che in gara si fa sentire. Gli attaccanti? Vlahovic è una cosa speciale, non c’è dubbio. Cabral e Piatek sono buoni giocatori che hanno già fatto vedere qualcosa, ma il polacco contro la Juventus non mi è piaciuto, è stato assente: è vero che è stato poco servito però poteva fare qualcosa in più. In attacco servono dei punti fermi per non imbastardire lo schema iniziale: Vlahovic faceva reparto da solo, mentre chi è arrivato al suo posto è molto diverso".

E ancora: "Gonzalez è un’arma in più dei viola, così come Torreira. Personalmente lo definisco il giocatore col terzo occhio. Contro la Juve ha fatto davvero una grande partita, a tutto campo. Il Verona di adesso non va sottovalutato. E' una squadra tosta, che gioca libera di pensieri visti i quaranta punti già conquistati. Tuttavia non credo che la società abbia l'ambizione di puntare alle Coppe europee".

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