Il giornalista de La Gazzetta dello Sport, Luca Calamai è intervenuto a Radio Bruno Toscana parlando del futuro della Serie A e dei vari presidenti che si esprimono domani del calcio: "Di fronte ai morti, basta. Non devono più parlare. Il movimento deve prendere una scelta con i responsabili della salute di questo paese. Una cosa è sicura il 30 Giugno non finisce. Quindi il Governo, la Salute e il Calcio devono stabilire se ci sono le condizioni per far riprendere il calcio. Poi sai che divertimento un calcio a porte chiuse, che godimento! Devi recuperare i diritti televisivi? Pazienza! Se hai una società malata è un problema tuo".

Ed ha aggiunto: "Ci sono le condizioni di salute? E se se ne ammala uno a Luglio? Riblocchiamo tutto? Io penso ci sia un limite. Tommasi porta saggezza, ma rappresenta veramente i calciatori? Quando lui ha ordinato lo sciopero erano tutti in campo. Non sarà la Lega, non sarà la Uefa. Lo decide la medicina con il Governo. Cosa pensa Ferrero, Lotito, ma anche Commisso è irrilevante. Lo decide il Paese, perchè chiediamo al Paese di fare un grande sacrificio".

E sul calcio che sarà: "Non sarà tutto come prima, quello che Commisso aveva ben chiaro arrivato in Italia, lui non ha comprato un giocatore da 50 milioni, ma ha fatto un centro sportivo da 70 Milioni. Lui lo aveva già chiaro, ora dovranno capirlo tutti gli altri".

E sulla Fiorentina: "Ha le idee chiarissime, non c'è fair play finanziario. Quindi Potresti spendere il 30% del tuo fatturato, puoi spendere 30 Milioni che li hai più o meno già spesi per Amrabat. Spero che alle società sane come la Fiorentina venga concesso di investire per avere risultati. Quando Joe Barone dice che non vendiamo Castrovilli e Chiesa ti dà l'idea che nel giro di 3/4 anni, se il Progetto Commisso andrà in porto, anche nomi come Modric, Cavani e Higuain possono diventare credibili"


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