Con una nota sul proprio sito ufficiale, l’Associazione Italiana Calciatori (AIC) ha espresso, attraverso le parole del proprio presidente, Umberto Calcagno la propria posizione sul “Decreto Crescita“. Ecco le parole del n°1 dell’AssoCalciatori:
“La soluzione dei problemi del calcio italiano non può essere ulteriormente rimandata continuando a fare demagogia e indicando che il problema è sempre un altro, frase che ha come unico obiettivo quello di non risolverne nessuno. L’abuso del Decreto Crescita è evidente a tutti ed è un danno per il calcio italiano. Serviva solo per i campioni ma la realtà è un’altra. Era da abrogare, poi è stato chiesto un tetto. Ora non va bene neanche il tetto. Prima il problema erano le grandi squadre, ora sono le piccole. Intervenire sul Decreto Crescita non risolverà tutti i problemi, ma da qualche parte bisogna pur iniziare. Non ci si può lamentare che non crescono i giovani, che non ci sono selezionabili per la Nazionale e poi appoggiare l’incentivo per tesserare calciatori stranieri. Se non si vogliono risolvere i problemi lo si dica chiaramente senza continuare a sostenere che ‘il problema è sempre un altro’”.
Ma stai zitto solita retorica. Domandati perché un club inglese che giustamente va a pescare i migliori in tutto il mondo non si fila gli italiani? Sono scarsi all’origine. Anche perché su 25 primavera come minimo 15 sono italiani. Ce ne fosse uno decente!
Ha ragione,ma se si va a vedere, quasi tutti i contratti nazionali lavorativi favoriscono,comunitari e extracomunitari!E speculazione,non favoriscono nessuno,perchè danneggia sia gli italiani,che gli altri perchè sottopagati!