Nella brutta sconfitta di Salerno, c’è stato un reparto che più di altri -anche rispetto alla difesa- ha sofferto la grinta degli accaniti giocatori di Davide Nicola. Si tratta del rimaneggiatissimo centrocampo, il quale, senza i suoi 3/4 interpreti principali, ha messo in evidenza molte lacune. La mancanza più sofferta è stata quella di Lucas Torreira, che, però, è tornato a sorpresa già tra i convocati per la partita di domani. Il pivot uruguaiano evidentemente ha una marcia in più rispetto al diligente Amrabat, che, quando si tratta di velocizzare il gioco, spesso va in difficoltà, finendo per scaricare dietro alla difesa. Il mediano di Fray Bentos si è lesionato appena una settimana fa, quindi non è scontato un suo rientro subito dal primo minuto. Anche la prolungata assenza di Jack Bonaventura adesso inizia a farsi sentire. Finché c’era Castrovilli, la qualità e i dribbling in mezzo al campo non erano mancati, ma contro la Salernitana si è avvertita anche l’assenza di quel tiro da fuori area che, in qualche occasione, il n°5 viola ha messo a segno. Il Maleh al suo posto non ha certo reso al meglio, mettendo in campo una prestazione pressoché intangibile. Così come Alfred Duncan, che in mancanza di compagni di reparto dai “piedi buoni”, fa molta fatica a prendere in mano le redini del palleggio della Fiorentina. I tanti (e lunghi) cambi di campo visti domenica sono un sintomo di come la squadra di Italiano faccia fatica quando mancano i migliori interpreti del trio di centrocampo.

Contro l’Udinese, domani, servirà allora una rivitalizzazione di un reparto che non ha girato coi tempi giusti. Quella di Cioffi dovrebbe essere una formazione più leggera, meno opprimente della Salernitana, ma che comunque può dare fastidio se -anch’essa- viene presa sottogamba. Il primo compito di Vincenzo Italiano sarà quello di dare nuova linfa a un reparto che è apparso spompato e senza idee, fallendo anche nei doveri di interdizione. Da quest’ultimo punto di vista, andrà ritrovato il Duncan della prima parte di stagione, quella mezzala che rincorreva tutto e tutti e possedeva anche quello strappo per allungare gli avversari. In cabina di regia, Amrabat dovrà darsi una mossa, facendo girare più velocemente il pallone, possibilmente anche a due tocchi. E per il terzo posto si spera nel rientro di Bonaventura, uno dei giocatori con più qualità dell’intera rosa. Anche se una sua presenza dal 1’ appare piuttosto utopica, uno spezzone di gara è quello che ci vorrebbe per fargli riassaporare il campo, ma, soprattutto, per dare una grossa mano ai suoi colleghi di centrocampo.


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