Quello che un anno fa da alcuni venne salutato come un "successo" è in realtà una problematica ritardata di 12 mesi: il futuro di Nikola Milenkovic. Nell'estate 2021 il rinnovo di un anno da parte del difensore, per spostare la scadenza dal giugno 2022 al giugno 2023 ed ora eccoci qua, con lo stesso dubbio di un anno fa. Che ne sarà di Milenkovic? La qualificazione in Europa, la presenza di Italiano sono elementi che potrebbero anche invogliare il serbo a rinnovare ma per quanto? Un altro rinnovo-toppa sarebbe francamente inutile e di sicuro non darebbe l'idea di programmazione, di ciclo da aprire ma sarebbe l'arcinota mossa "per tirare a campare".

Intanto Matija Nastasic la sua funzione dovrebbe averla esaurita, quella cioè di "tassa" per arrivare al rinnovo del connazionale, vista la comunanza di procura. Un ritorno del tutto superfluo a fini tecnici, anzi dannoso per diversi aspetti e una casella che la Fiorentina deve colmare con un giocatore vero. Per quanto riguarda le fanfare, anche il ritorno di Nastasic venne salutato con grande enfasi da chi forse era rimasto con la mente al 2012, il tempo però ha raccontato la verità.


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