Bagno a Ripoli a sud, Campi Bisenzio a nord e nel mezzo c'è Firenze. Il sindaco Dario Nardella si sente accerchiato dai propri colleghi dell'Hinterland e presto a questi potrebbe anche aggiungersi qualcun altro. La corsa all'accaparrarsi le simpatie del presidente della Fiorentina, Rocco Commisso, è partita ormai da un pezzo e ora siamo in un momento determinante. Anche perché quando il numero uno viola ritornerà in Italia lo farà per cercare di sbrogliare questa matassa una volta per tutte.

Commisso ha le idee chiare: "Cinque anni per costruire lo stadio? No, grazie". Tradotto: sono troppi. E sono quelli che erano stati prospettati per costruire l'impianto alla Mercafir almeno in uno dei primi colloqui che c'erano stati con Nardella. La 'concorrenza salvaggia' e la voglia di non perdere l'opera, hanno generato il doppio rilancio del primo cittadino di Firenze che è arrivato ora a promettere quattro anni per la realizzazione. Una soluzione che potrebbe essere anche accettabile per tutti, ma è realisticamente possibile che si possa 'tagliare' un anno? O è stata una semplice manovra di tipo propagandistico? Questo è quello che è chiamato a scoprire lo stesso Commisso che, anche questo ormai è chiaro, non è di certo sconvolto dall'idea di poter costruire lo stadio fuori dal perimetro del Comune di Firenze, ma nella grande area metropolitana.


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