"Senza stadio si vivacchia". Le parole di Diego Della Valle riproposte in salsa italoamericana da Rocco Commisso. Sembra un replay, una riproposizione di quello che è già avvenuto in passato. Stesse dichiarazioni, ma c'è una grande differenza di fondo della quale non si può non tenere di conto. Coi Della Valle, diciamocelo chiaramente, non c'era o almeno non sembrava esserci tutta questa volontà di andare avanti col progetto stadio, una volta capito che avere 60 ettari (gratis) a disposizione per costruire l'impianto e la Cittadella Viola annessa era una pura e semplice chimera. Tutto quello che abbiamo visto dopo, Mercafir, Mercafir ridotta ecc... è stato una pura e semplice messinscena, compresa la presentazione del progetto nella Sala d'Arme di Palazzo Vecchio (tutto tranne il plastico che continua ad essere tenuto nel foyer del Franchi).

Adesso invece siamo davanti ad un uomo determinato ad andare fino in fondo. Uno che magari ha modi non propriamente moderati per esprimersi, ma che vuole arrivare al suo obiettivo: quello di costruire un nuovo stadio per la Fiorentina. Nessuno sa adesso come andrà a finire questa faccenda, ma questa sua volontà può essere anche una sorta di garanzia sul fatto che il finale sarà diverso rispetto al passato. Nessuno vuol vedere la squadra viola vivacchiare, a cominciare proprio da Commisso e allora tutti facciano la loro parte per il bene del club ma anche della città.


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