"Voglio costruire lo stadio e il centro sportivo prima possibile, la politica italiana deve aiutare chi vuole investire. Ristrutturare il Franchi è complicato". Lo dice il Presidente Rocco Commisso a Radio 1 e le sue parole risuonano nella città di Firenze e mettono fine all'idea del restyling, ma non solo.

Infatti, la prima stoccata è verso una classe politica ed un sistema italiano lento fatto di cavilli e burocrazia. Nonostante i rapporti con l'amministrazione fiorentina e con Dario Nardella siano buoni, il patron rilancia l'idea dello stadio nuovo fast fast fast.

La soluzione più veloce e praticabile però, come tutti ormai sanno, è quella di Campi Bisenzio. Ovvero non Firenze, dove la situazione Mercafir è ancora ferma al punto di partenza.

L'ipotesi Campi oltre ad essere fattibile in tre anni solari, darebbe rilancio all'idea di Città Metropolitana. Infatti, la distanza tra lo Stadio campigiano e il confine con la città di Firenze è di un chilometro. Quindi perchè no? Perchè non siamo sul territorio di Firenze?

Fatto sta che, anche oggi, il Presidente Commisso ha dichiarato di voler far nascere un nuovo stadio. A Campi la Fiorentina ha ancora una opzione sul terreno della famiglia Casini, quindi in poco tempo si potrebbe passare dalle parole ai fatti. Cosa che a Rocco Commisso è già riuscita e riesce bene.

Dalle dichiarazioni odierne, inoltre, si evince come il Franchi non sia nelle idee dell'attuale proprietà viola e che, le dichiarazioni sull'area di Campo di Marte che cadrebbe in una situazione di degrado, non hanno smosso il pensiero di Mr.Rocco Commisso.

Lo Stadio nuovo, se non ora quando?


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