Polemiche, contrapposizioni, botte e risposte. Da domenica scorsa non si è ancora sopita la polemica nata tra Fiorentina e Juventus. Il presidente viola, Rocco Commisso, intervistato dal Corriere dello Sport-Stadio, spiega però il vero senso del suo sfogo post gara: "Non si è trattata di un'esternazione 'ad personam', rivolta alla Juventus. L'ho detto subito, l'ho fatto per il calcio italiano, che poi è quello che viene esportato nel mondo. Su Espn, per esempio, queste incongruenze nel metodo di giudizio sono state sottolineate in diretta, prima ancora delle mie parole. Ci sono stati dei fatti ed io sono intervenuto per difendere gli interessi della mia squadra. Nedved? Buffon, quando la Juventus è venuta al Franchi, per la gara di campionato è stato un 'signorone'. Stesso discorso Andrea Agnelli o anche John Elkann, col quale ho scambiato delle battute a New York. Con Nedved io non devo parlarci. Se mi sono pentito? Assolutamente. E perché mai? Io sono uno battagliero, la mia forza, da sempre, è stata quella di non tirarsi indietro di fronte a niente. Aspetto certe scuse"


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