Dopo Chiesa e Vlahovic dobbiamo prepararci a salutare anche Amrabat? Se lo stanno certamente chiedendo i tifosi viola, dopo la prestazione del centrocampista della Fiorentina nella partita di ieri contro la Spagna.

Amrabat si è piazzato in mezzo al campo, tra la linea di difesa e quella di centrocampo (l’attacco era praticamente inesistente), trasformandosi in un baluardo insormontabile: una sorta di Vallo di Adriano lungo il limite dell’area. Lo hanno visto tutti strappare palloni dai piedi dei giocatori spagnoli, come caramelle ai bambini.

Così, mentre una buona parte della tifoseria ancora rimpiange Torreira (o un giocatore con quelle qualità) e magari lo sogna in coppia con Amrabat, si palesa l’incubo di una cessione molto danarosa per le casse viola. Solo cattivi pensieri? Malanimo nei confronti della società? Spero sinceramente che sia così. E che il marocchino non diventi l’ennesimo buon giocatore per il quale arriva “un’offerta che non si può rifiutare”.

Tuttavia, se accadesse di nuovo che il pezzo meglio (o giù di lì) della squadra, impreziosito dalla ribalta mondiale, dovesse partire per campionati più prestigiosi e remunerativi e per palcoscenici di primo piano, il problema non sarebbe la sua cessione ma la sostituzione.

Si possono vendere campioni e riacquistare campioni. Si può passare da Cavani a Higuain, da Milik a Osimhen e restare in alto in classifica. Ogni riferimento al Napoli non è puramente casuale.

Proc. Amrabat: "Ho ricevuto tante chiamate per Sofyan. Tutto il mondo ha visto che è stato il miglior centrocampista di contenimento dei Mondiali"
Com'era logico che fosse, le prestazioni di Sofyan Amrabat con la maglia del Marocco in Qatar non hanno lasciato indiffe...

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