C’era una volta la Fiorentina YeYe. La ricordano solo quelli che ormai hanno i capelli bianchi. Da quella nidiata di giovani calciatori sbocciò la squadra che vinse lo scudetto tanti, troppi, anni fa.
La “Fiorentina YeYe” diventò però un marchio a fuoco sulla società viola. Sinonimo di valorizzazione delle proprie compagini giovanili. Così tanti e così bravi come in quei lontani anni Sessanta non ne abbiamo più avuti. Ma la tradizione del vivaio Fiorentina non si è esaurita nel corso dei decenni fino ad arrivare agli ultimi lampi: Bernardeschi e Chiesa (Vlahovic lo considero un “semilavorato”, acquistato grezzo e raffinato in casa).
Da quattro campionati la Fiorentina Primavera vince la Coppa Italia. Una continuità di successi impressionante che depone a favore di una squadra composta da giovani di qualità. Eppure di questi giovani, nonostante la Fiorentina prima squadra in questo inizio di stagione abbia dovuto fare i conti con alcuni reparti in emergenza, nessuno ha avuto l’occasione di presentarsi sul palcoscenico.
Lo scorso campionato abbiamo visto per un pugno di minuti il centrocampista Bianco, anche quest’anno mantenuto in rosa. In precampionato hanno destato interesse le prestazioni del terzino Favasuli, seppure in match non particolarmente impegnativi.
Per non parlare dei centrali difensivi, mai coinvolti nonostante squalifiche e infortuni di titolari e riserve in quel ruolo. Meglio adattare Amrabat che affidarsi ad una promessa del vivaio? Se non ora quando? viene da dire.
Lascia perplessi la scarsa considerazione, al di là delle frasi di circostanza, che Italiano riserva ai giovani viola. Magari ha ragione lui, nessuno di loro merita la seria A, ma allora mandateli a giocare altrove, che in panchina senza prospettive più che maturare ci si deprime.
Oppure manca il coraggio di un azzardo calcolato? Di scommettere sulle nuove leve? Di puntare sui giovani non solo a chiacchiere?
C’era una volta la Fiorentina YeYe. Sarebbe bello ci fosse ancora.
Un esempio è Ferrarini. Sicuri che sia più scarso di Venuti?
La tendenza degli allenatori a snobbare i giovani con la solita scusa di temere di ‘bruciarli’ è molto frequente, nel ns. campionato. Italiano è uno di quelli che neanche sotto tortura farebbe esordire un Primavera, se non indottrinato fino all’ossessione ai suoi schemi. Da questo punto di vista Paulo Sousa, con tutti i suoi difetti, andò controcorrente facendo esordire l’allora giovanissimo Chiesa (coi risultati che tutti sappiamo) quando nessuno se lo aspettava. Questo significa aver coraggio. Vorrei ricordare al sig. Italiano che la settimana scorsa, in Premier League, l’Arsenal ha gettato nella mischia un classe 2007 (quindicenne)!
Ma dopo la sentenza bosman che significato ha il vivaio? Dal punto di vista sportivo poco, serve solo per fare da serbatoio tecnico alle realtà che se lo possono permettere, per poi tirare avanti con i bilanci.
Quali sarebbero i giovani, cui Italiano ha tarpato le ali? Non raccontiamo novelle….
Basta pensare che ha giocato perfino Benassi destinato ad andare fuori lista piuttosto che Favasuli, inoltre sono stati ceduti Ferrarini e Pierozzi mandando in campo l’impresentabile Venuti. Purtroppo la verità è una sola Italiano i giovani non li fa giocare, anzi non li prende nemmeno in minima considerazione.
Adesso la Fiorentina e’ $$
A me come sapete Italiano non convince, e la sua non gestione dei nostri giovani ne è , a mio parere l’ennesima riprova. Da buon integralista per lui è meglio un giocatore di sua fiducia palesemente fuori ruolo che provare con una giovane promessa nel suo ruolo. Meglio adottare sempre il solito modulo anche se da aprile scorso fa acqua da tutte le parti che provare nuove soluzioni. Senza parlare della gestione portieri e attaccanti. Se questo è essere un bravo allenatore allora io sono babbo natale