Jovic o Cabral? Cabral o Jovic? Sfogliare la margherita non aiuta. A due partite dallo stop al campionato e a tutte le competizioni europee per dare la ribalta ai Mondiali, non è ancora chiaro chi sia il centravanti della Fiorentina.

Italiano sembrava aver puntato su Jovic, ma la sostituzione e metà gara contro la Sampdoria e l’entrata in campo di Cabral possono essere un indizio di ripensamento. Si torna al tandem o, addirittura, sarà il brasiliano ad avere le maggiori chances nelle prossime due partite contro Salernitana e Milan?

Il rendimento dei due giocatori sotto il profilo realizzativo è simile. Jovic tra campionato e Conference League ha giocato 1067 minuti, realizzando 6 reti (una ogni 178 minuti); Cabral è sceso in campo per 670 minuti segnando 4 reti (una ogni 167 minuti), alle quali va aggiunto un assist.

Dati non troppo distanti dal curriculum professionale dei due. Nella sua carriera Jovic ha giocato 11.491 minuti segnando 66 gol: una ogni 174 minuti (più 21 assist). Cabral ha giocato 12.638 minuti, segnando 82 gol: uno ogni 154 minuti (più 22 assist).

Al di là dei numeri, il serbo ha mostrato di avere più classe e visione di gioco, il brasiliano più dinamismo e combattività. Sotto porta nessuno dei due, almeno per ora, è riuscito ad essere un cecchino infallibile.

Jovic o Cabral? Cabral o Jovic? E se la soluzione fosse: nessuno dei due? La Fiorentina, nel senso di società, è davvero convinta che da questo tandem possa uscire il centravanti che necessità alla squadra per centrare l’obiettivo stagionale? Ricordiamo che è stato il presidente Commisso, in più occasioni, a fissarlo: “Fare meglio della scorsa stagione”. Ovvero arrivare sesti in campionato o vincere una coppa (Italia o Conference che sia).

Insomma, liscia, gassata o…Ferrarelle?

Ci saranno quasi due mesi di tempo per riflettere e, magari, fare un colpo al mercato invernale che riabiliti tutti dall’acquisto di Kokorin.

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