Messi e Barcellona si danno l'addio. Il futuro dell'argentino non sarà più a tinte blaugrana. Questa è la notizia che nella serata di ieri ha gelato il sangue di tutti gli amanti del calcio. Dopo 21 anni la pulce dovrà trovare una nuova casa in cui esprimere il proprio talento cristallino. Con lui si chiude letteralmente una parte della storia del club spagnolo, se ne va una bandiera che incarnava lo spirito del Barça e della catalogna.

Ma il tempo delle bandiere è davvero finito? Forse la domanda è fin troppo retorica, in un mondo, quello del calcio, in cui i valori piano piano lasciano sempre più spazio al dio denaro, agli interessi personali e sempre meno all'autenticità di quello che, in fin dei conti, rimane pur sempre un sport.

Anche a Firenze di recente è stata ammainata una bandiera, che non calpestava più l'erba del Franchi, ma che comunque sia incarnava (e incarna tutt'ora) i valori della fiorentinità. Giancarlo Antognoni non farà più parte della Fiorentina, e il vuoto che lascia l'unico 10 è incolmabile, così come quello che lascia Messi al Barcellona. Il calcio sta cambiando, probabilmente è già cambiato da tempo, e sembra non esserci più spazio per sentimenti e romanticismi.

P.S. Di seguito il video postato su Instagram da TMW che ritrae un tifoso del Barcellona che dopo aver appreso la notizia dell'addio del suo capitano, ha passato la notte a piangere davanti alla sede del club blaugrana.

 












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