In ritiro apparve gli ultimi giorni, restando in disparte insieme a Kokorin e agli altri che sapevano che sarebbero partiti. Anche Luca doveva farlo, o meglio, così gli era stato detto. Il suo ritorno a Salerno era pronto con la cessione a titolo definitivo, ma poi la trattativa saltò. Rimasto col gruppo per tutto agosto, all’ultimo giorno di mercato gli fu preferito Nastasic. A partire.

Ranieri è rimasto così alla Fiorentina, come quarto centrale di una rosa che l’anno scorso, senza coppe, aveva una coperta più lunga in difesa. Poi la sorte ha deciso che dopo tanti anni a sognare un posto nel club di appartenenza, era arrivata la sua ora. Prima l’infortunio di Milenkovic e poi la squalifica di Igor, hanno fatto sì che contro l’RFS facesse il suo debutto da titolare.

In quell’occasione il gol subito del pareggio fu in parte colpa sua, ma col Verona è riuscito nel non banale compito di fermare il gigante Henry. Anche grazie all’esperienza di Quarta, Ranieri è apparso sicuro nei duelli e nei contrasti. Portando a casa, insieme a Terracciano, un bel clean sheet. Chi lo avrebbe mai detto, che da esubero sarebbe diventato una risorsa?

Dopo la sosta dovrebbe rientrare Milenkovic e le sue apparizioni verranno meno. Ma quando ci sarà da far rifiatare i titolari, il suo contributo con avversari modesti potrebbe tornare utile. Anche in Conference League, dove il tasso tecnico degli avversari è inferiore. Intanto, Ranieri coglie le opportunità che gli stanno arrivando, con la consapevolezza di chi sa che il treno passa una sola volta. Quel Frecciarossa che doveva riportarlo a Salerno, ma per un guasto si è fermato a Firenze.


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